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Ad un’ora di treno da Milano e da Torino, Vercelli è una tappa da prendere in considerazione se siete di passaggio tra Piemonte e Lombardia, se volete conoscere una realtà forse poco conosciuta ma ricca di sorprese anche per chi abita qui vicino da tutta la vita. E’ uno dei tre vertici del triangolo del riso insieme a Novara e Pavia, ma non solo… infatti è conosciuta (forse non tutti lo sanno) anche come città dei sette scudetti in onore dei tempi d’oro della squadra di calcio della Pro Vercelli a inizio Novecento, ma soprattutto è la città delle otto ore per ricordare la riduzione dell’orario di lavoro delle mondine a 8 ore giornaliere come si legge anche in una targa sulla sinistra del municipio.
Sicuramente, passeggiando per le vie del centro, scoprirete tante chiese, palazzi storici e scorci stupendi, ma se vi va di seguirmi in questa giornata in provincia vi mostrerò alcune tappe, ideali sia se decidete di raggiungere Vercelli in auto sia con i mezzi.
Prima tappa: la Basilica di Sant’Andrea e il Duomo
Il nostro viaggio inizia proprio vicino alla stazione con due chiese a parer mio stupende, la Basilica di Sant’Andrea e il Duomo. La prima, progettata da Guala Bicchieri a inizio Duecento, colpisce subito per la facciata in pietra grigio-verde, interrotta da marmo bianco e rosso, e per i due campanili gotici.
La seconda in onore del primo vescovo della città, Sant’Eusebio, è stata costruita con una pianta a croce latina divisa in tre navate e all’interno è possibile ammirare alcune opere d’arte tra cui il crocifisso ottoniano e la Madonna dello Schiaffo (la Vergine, in marmo, ha una macchia scura sulla guancia).
Sulla destra si trova Piazza d’Angennes da cui potrete accedere al Museo del Tesoro del Duomo che conserva una delle più importanti collezioni di reliquiari nel Nord Italia oltre al Vercelli Book, un manoscritto pergamenaceo contenente molti testi della produzione poetica in Old English (fine X secolo).
Il Castello Visconteo e il Museo Borgogna
Continuando la vostra passeggiata, ammirate il Castello Visconteo, oggi sede del Tribunale e soprattutto, se vi piacciono le pinacoteche e avete tempo per una visita più approfondita, il Museo Borgogna con opere rinascimentali come quelle di Bernardino Lanino, Gaudenzio e Defendente Ferrari ma anche contemporanee come quelle di Induno, Morbelli e Cominetti.
Piazza Cavour e la Torre dell’Angelo
Prossima tappa? Il salottino di Vercelli, Piazza Cavour, che prende il nome dal monumento di Camillo Benso conte di Cavour al centro (ai suoi piedi compaiono anche le due figure allegoriche del Commercio e dell’Agricoltura). Sotto i portici potete trovare bar per tutti i palati in cui gustare un aperitivo, fermarsi per una pausa pranzo o prendere un caffè all’aperto, ora che la stagione lo permette, ammirando la Torre dell’Angelo che in queste settimane è possibile visitare grazie alla collaborazione tra il Comune e il gruppo Fai Giovani di Vercelli.
Parte della piazza fin dal Trecento, si tratta di una torre a base quadrata ma con un corpo ottagonale tardo gotico, il cui nome deriverebbe dall’intervento di un Angelo per salvare, a seconda delle leggende, un uomo precipitato oppure la costruzione stessa.
A pochi passi, attraversando Piazza Palazzo Vecchio (conosciuta dai vercellesi come piazza “dei Pesci”), arrivate alla Sinagoga ebraica edificata in via Foa nell’Ottocento e aperta oggi anche per visite guidate.
La “Cappella Sistina di Vercelli”
La Chiesa di San Cristoforo, situata tra il Municipio di Vercelli e Parco Camana, merita una menzione perché, grazie ai dipinti rinascimentali di Gaudenzio Ferrari, è nota come la “Cappella Sistina di Vercelli”.
Un altro sito di cui andare fieri a Vercelli è il Museo Leone, che comprende Casa Alciati e Palazzo Langosco separati dalla manica di raccordo, sale che raccontano tutta la storia del territorio dall’antichità fino al Novecento.
Polo Espositivo Arca
Ultimo non per importanza ma solo perché chiude più tardi rispetto ad altri (e quindi vi lascia più tempo per concentrarvi sulle altre tappe prima che cali il sole), il Polo Espositivo Arca vi accoglierà nell’antica Chiesa di San Marco per mostre temporanee come quella su Manzù aperta in questi mesi, ma in passato ci sono state anche collaborazioni con la fondazione Guggenheim: fino al 21 maggio, “La scultura è un raggio di luna” espone quasi cinquanta sculture tra marmo, bronzo ed ebano realizzate tra gli anni Cinquanta e il primo Duemila.
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Nel Vercellese: Lucedio e le risaie
Se avete la possibilità di fermarvi nel vercellese per un altro giorno e siete in macchina, vi consiglio Lucedio e il suo campanile: la quasi totalità dell’abbazia è gestita dai privati ma è possibile prenotare una visita guidata la domenica (quando non è impegnata per matrimoni o altri eventi), mentre il campanile è di proprietà della provincia ed è stato aperto dai ragazzi del FAI Giovani Vercelli a marzo, in occasione delle Giornate di Primavera, insieme ad altre realtà del territorio altrettanto nascoste come Palazzo Paleologo e il Museo Civico Irico a Trino o Palazzo Pastoris a Saluggia.
Per coloro che invece non avessero l’auto a Vercelli ma volessero fare un’esperienza diversa, merita una gita di mezza giornata pedalando in mezzo alle risaie (allagate tra fine aprile e inizio maggio e quindi più pittoresche) verso Novara che vi accoglierà da lontano con la vista della cupola di San Gaudenzio ma questa è un’altra storia, un’altra città e un altro viaggio…
L’ultimo consiglio che voglio darvi, per non perdervi la possibilità di scoprire gioielli spesso nascosti, è di seguire le iniziative del FAI che, dopo il successo delle prime date, riapre la Torre dell’Angelo i primi tre weekend di maggio ed è pronto a farvi conoscere altri beni più o meno noti nei prossimi mesi.
Foto copyright: Aurora Giribuola
Profilo autore
Classe 1997, sono una ragazza che vive e lavora tra Vercelli e Torino ma appena posso parto per il weekend… anche se il tempo non è mai abbastanza per vedere questo mondo immenso e ricco di avventure solo da vivere!
La mia passione per i viaggi è cresciuta soprattutto quando, in seguito alle limitazioni per l’epidemia di Covid nel 2020, non ho potuto approfittare a pieno della mia esperienza in Francia per visitare i dintorni.
Sono una ragazza tranquilla, ma non riesco a stare ferma sotto l’ombrellone per ore intere e anche al mare mi piace esplorare spiagge diverse, città d’arte o piccoli borghi per non annoiarmi mai. Essendo volontaria per FAI Giovane Vercelli trovo sempre un’occasione per imparare qualcosa di nuovo!
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