Alla scoperta della piscina naturale di Marina Serra nel Salento

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Si potrebbe facilmente trascorrere un’intera estate alla ricerca di tutte le grotte nascoste che punteggiano la spettacolare costa del Salento, nel sud della Puglia. Peccato, la maggior parte di noi non ha il lusso di dedicare un’intera estate per visitarle tutte. Mi auguro però che se stai leggendo questo articolo e sei nei paraggi, avrai almeno la possibilità di fermarti in questo posto incantevole: andiamo alla famosa piscina naturale di Marina Serra.

Come arrivare

La località di Marina Serra compare su Google maps però per avere la posizione precisa bisogna mettere la “Spiaggia e piscina naturale di Marina Serra“. Siamo partiti un po’ troppo tardi per questa avventura perché quando siamo arrivati, il piccolissimo parcheggio era già completamente pieno. Siamo riusciti a “creare” il nostro posto accanto alle altre auto come sanno fare solo noi gli Italiani. Abbiamo subito scambiato le nostre “scarpe da guida”  per quelle da spiaggia poi per percorrere il breve tratto a piedi con nient’altro che una piccola borsa contenente un asciugamano, una fotocamera GoPro e una crema solare.

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La grotta marina

Il sole stava già picchiando alle 10:30 di mattina e mi pentivo di non aver portato il mio cappellino. La prima tappa è stata una grotta marina anonima. Un occhio ignaro l’avrebbe sicuramente mancata, passandoci davanti senza nemmeno accorgersene. Pur non essendoci segnaletica, la grotta è indicata su Google Maps come “Grotta Marina Naturale“. Anche se, come molti luoghi in Italia, viene chiamata in tanti modi come la Grotta Matrona, la Grotta dei Monaci o anche la Grotta di Tricase.

Gli avventurieri esperti e in forma probabilmente non avranno problemi a scendere in questa grotta naturale. In fatti, molti locali erano addirittura scalzi! Il mio consiglio per quelli di noi che non sono nati con i superpoteri: approntarsi a scendere completamente a mani libere indossando scarpe da scoglio di buona qualità e una telecamera waterproof o subacquea che può essere preferibilmente legata ad un cordino per agevolare la tua discesa nella grotta.

Ne vale la pena

Quando ho raggiunto il punto in cui potevo davvero vedere di cosa si trattava tutto quel trambusto, ho subito capito che ne valeva la pena. L’acqua era fresca ma non ghiacciata ed era come se l’intero fondale fosse illuminato da una luce led azzurra. Era letteralmente incandescente!

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foto di Elisabetta Moriero

La luce del sole filtrava attraverso un’apertura di forma circolare, proprio come l’oculo nel Pantheon di Roma che il mare e il vento hanno probabilmente modellato per milioni di anni. In quel momento non c’era nessun altro a nuotare in questo luogo magico tranne il nostro piccolo gruppo e ne ero felice. È un posto che vuoi goderti in una privacy quasi totale. Per i nuotatori coraggiosi ed esperti, la grotta ha una piccola apertura che conduce al mare aperto ma richiede il nuoto sott’acqua attraverso rocce frastagliate. L’altra opzione è uscire e riemergere dal modo in cui sei entrati.

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Foto di Elisabetta Moriero

La Piscina Naturale

Proseguendo lungo la strada dalla grotta, si arriva a una delle due “piscine naturali”. Significa solo che negli anni si è formata una sorta di piscina a causa del naturale processo di erosione. Bene, ad essere onesta, la prima “piscina” in cui arrivi è in realtà parzialmente artificiale. Questo posto è popolare perché c’è un’ampia area di cemento che è perfetta per stendere asciugamani e attrezzatura ed è anche abbastanza facile entrare in acqua. Abbiamo trascorso tanto tempo nell’acqua qui (che ha un fondale basso, ottimo per i bambini) senza nemmeno renderci conto che non eravamo nemmeno arrivati ​​alla vera attrazione! Sono rimasta completamente colpita da questo!

Non abbiamo fatto la scoperta fino a quando non era quasi ora di partire. A pochi passi c’era il vero fascino di Marina Serra, l’attuale piscina naturale in tutta la sua imponenza. Un chiosco bar risuonava di successi estivi italiani e serviva Campari e bibite mentre centinaia di persone prendevano il sole del Salento in uno dei luoghi più spettacolari della regione. L’acqua poco profonda era di un blu turchese e c’era una comoda rampa con una ringhiera che rende la piscina molto semplice da raggiungere per quasi tutti.

Quando ritorno (attenzione ho detto quando e non se), probabilmente inizierei alla piscina naturale la mattina presto e andrei a vedere la grotta intorno alle 9:30. Per poi ritornare in “piscina” per un aperitivo e finire con un pranzo leggero come una frise con pomodoro in vero stile salentino.

Suggerimenti prima di andarci

Viaggia leggero! Se proprio devi andare in alta stagione (luglio e agosto), sarà difficile trovare un posto dove sistemarti l’ombrello, asciugamani, thermos per il pranzo e giocattoli se viaggi con i bambini. È meglio partire la mattina presto (intorno alle 8) prima che la folla arrivi intorno alle 10:00 e godersi i raggi del sole più miti insieme a tanto più spazio. Se non ti dispiace il sole cocente, la gente tende ad andarsene intorno alle 13:00 e in genere sta fuori dall’acqua fino alle 15:00 circa, liberando più spazio per te!

Vale la pena investire in una fotocamera resistente all’acqua o come minimo acquistare una custodia impermeabile affidabile perché vorrai scattare tantissime foto. Porta scarpe da spiaggia meglio da scoglio di buona qualità adatte a scalare rocce scivolose e frastagliate perché a meno che tu non sei cresciuto in zone o spiagge come questa non ti basteranno le infradita.

L’ultimo augurio e che avrai la possibilita’ di visitare altri posti come questo nel Salento ma se Marina Serra dovesse essere l’unico sono sicura che ti lascerà un bellissimo ricordo che porterai con te per sempre.

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