C’è una cosa che l’abbazia di Westminster a Londra e la basilica di Santa Croce a Firenze hanno in comune; entrambe le chiese contengono tombe di personaggi storici e monumenti commemorativi. Tuttavia la basilica fu costruita per un altro motivo, e la sua storia è legata a San Francesco d’Assisi. Infatti, questa chiesa appartiene all’ordine francescano, e il suo stile architettonico è quello gotico.
Esiste una testimonianza, risalente al 1228, di un piccolo oratorio francescano situato nei pressi di una palude vicina alla riva nord dell’Arno. Quest’edificio venne poi ampliato, ma ciò non bastò per accogliere i fedeli sempre più numerosi. Per questa ragione nel 1294 (o 1295) venne avviata la costruzione della basilica, completata nel 1385 e consacrata nel 1443 more florentino. La facciata della basilica fu costruita tra il 1857 e il 1863, seguendo il progetto dell’architetto Niccolò Matas e l’attuale campanile venne realizzato nel diciannovesimo secolo.
Inizialmente venivano sepolte all’interno della chiesa le famiglie che vivevano nelle vicinanze, ma poi le cose cambiarono quando furono sepolti i cancellieri della Repubblica Fiorentina Carlo Marsuppini e Leonardo Bruni. La basilica divenne così il pantheon dei personaggi fiorentini illustri, e successivamente di quelli italiani. Galileo Galilei, Ugo Foscolo, Niccolò Machiavelli, Fortunata Sulgher e Michelangelo Buonarroti sono alcune delle persone sepolte nella basilica. Ugo Foscolo coniò l’espressione “Tempio delle itale glorie” in riferimento alla basilica.
Oltre che per le tombe di personaggi storici, la basilica è conosciuta per il Crocifisso realizzato da Cimabue, gravemente danneggiato dall’alluvione di Firenze del 1966. Inoltre all’interno della basilica è possibile ammirare diverse cappelle, come la Cappella Maggiore, la Cappella Peruzzi, la Cappella Bardi, la Cappella Castellani e la Cappella Baroncelli. Nel chiostro più antico è situata la cappella Pazzi, realizzata da Filippo Brunelleschi. Tra le opere presenti nella basilica non è possibile non menzionare gli affreschi di Giotto che raccontano le storie di San Francesco, di san Giovanni Battista e san Giovanni Evangelista, l’Annunciazione Cavalcanti scolpita da Donatello e gli affreschi di Agnolo Gaddi.