Catacombe di Porta d’Ossuna a Palermo

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Palermo è fascino, è arte, è storia ma è anche leggenda. Palermo è semplice ma nello stesso tempo misterica, come una donna attraente ed intrigante, a volte un poco snervante, che non vuole svelare subito le sue carte. E’ per questo motivo che poeti, scrittori, viaggiatori si sono innamorati di lei e di lei hanno scritto pagine e pagine sulla sua bellezza, i suoi vizi, i suoi abitanti e le meravigliose tradizioni e culture che la colorano di mille tonalità brillanti di luce propria. Tra questi innamorati troviamo lo storico e scrittore palermitano Luigi Natoli.

La sua grandezza sta nello staccare il personaggio letterario dalla pagine del romanzo per incollarlo con naturalezza e un velo di mistero nelle pagine del libro di storia, impedendo al lettore di distinguere il vero dal fantastico, la leggenda dalla cronaca, le voci di popolo dalla verità.
catacombe-palermo-dossunaGrande studioso della letteratura e della storia siciliana, il Natoli riesce ad unire, impastare ed amalgamare fatti realmente accaduti con quelli inventati in maniera eccellente. A rendere il tutto ancora più realistico sono i luoghi, descritti nel romanzo in maniera così minuziosa da dare l’impressione, leggendo, di ripercorrere a piedi la Palermo Settecentesca con in mano non un romanzo ma una mappa.

Ripercorrere tali luoghi e cercare di discernere la realtà dalla finzione è l’idea di fondo del tour “I Beati Paoli e il mistero della Setta” organizzato dall’associazione Tacus- Arte e integrazione di Palermo la quale si occupa di promuovere l’integrazione sociale e salvaguardare la disabilità attraverso la promozione e la creazione di attività ricreative, itinerari, corsi e laboratori volte all’inclusione sociale.  Le quote versate per la partecipazione al tour vengono devolute all’acquisto di carrozzine e allo sviluppo di servizi per l’inclusione sociale e culturale di soggetti con esigenze speciali.

catacombe-d'ossuna-palermoIl tour inizia dalle famose catacombe di Porta d’Ossuna, localizzate fuori dalla mura della vecchia Palermo, dove ci si raccoglie per effettuare il pagamento (€ 8,50 per i non soci) e iniziare la visita guidata da un’archeologa della società cooperativa archeologica Arche Officina, molto brava e preparata, che racconta la vera storia di quel luogo risalente al periodo paleocristiano. Riscoperto nel 1739, ha continuato ad essere utilizzato come cimitero sotterraneo, successivamente, come rifugio durante la Seconda Guerra Mondiale e, forse solo nella fervida immaginazione del Natoli, anche come luogo di fuga o di passaggio dai Beati Paoli per uscire inosservati dalla città, dopo che le catacombe avevano perso la loro funzione di casa dei defunti, per trasformarsi in un posto pericoloso, frequentato da brutti ceffi e, quindi, poco raccomandabile.

Da qui il tour si sposta in superficie dove una studentessa di antropologia, armata di amplificatore legato ai fianchi e microfono, guida il gruppo in una passeggiata per le strade del mercato del Capo, ripercorrendo, in parte, i luoghi descritti e citati dall’autore. Si vedono il palazzo del Duca della Motta, la famosa via dei carrettieri che porta alla sede della setta, alla fine della quale, nel muro di fronte, è  stata affissa la targa “Antica sede dei Beati Paoli” e più avanti la chiesa da cui vi si accedeva.

Nelle varie tappe è  interessante vedere con i propri occhi come all’interno dei luoghi fisici e reali siano inserite le storie di personaggi fantastici ed eventi irreali, legati a leggende e racconti popolari che racchiudono quell’alone di mistero tale che non si capisce dove finisce la realtà ed inizia la leggenda, al punto che anche gli scettici decidono di arrogarsi il beneficio del dubbio sull’effettiva autenticità dei fatti raccontati.

Il Natoli è così bravo nel descrivere minuziosamente i luoghi, a inserirli perfettamente nel contesto storico di riferimento di cui fu un meticoloso studioso, a descrivere le modalità di azione degli adepti, da rendere tutto perfettamente credibile. Io, ad essere sincera, mi sono fatta convincere!

È un tour che va fatto, non solo per chi ha già letto il libro. Per questi è eccitante vedere che quei luoghi che avevano immaginato leggendo il romanzo esistano davvero. Coloro che non lo hanno ancora letto mi piace definirli potenziali lettori, perché il tour stuzzica la loro curiosità e li invoglia ad approfondire le vicende leggendo il racconto. Ad ogni modo tutti hanno la possibilità di riempirsi gli occhi di una Palermo enigmatica, di visitare delle zone poco frequentate dai turisti ma molto caratteristiche, dei vicoli contorti del mercato e delle piazze che spuntano inaspettate.

Il tutto reso più ammaliante dal chiarore della sera, quando le luci tetre dei lampioni rendono le cose illuminate più rassicuranti e quelle in penombra più misteriose e inquietanti, come se ci fosse qualcosa di recondito dietro ogni angolo e dei segreti da scoprire passo dopo passo in una città insolitamente quieta.

Per maggiori informazioni sul prossimo tour è possibile consultare il seguente link e mettere mi piace alla pagina per restare aggiornati sugli eventi simili organizzati dall’associazione:

https://www.facebook.com/events/214092109134786/

foto copyright: inchiestasicilia.com, palermocultour.it