Venezia è senza ombra di dubbio la città italiana più conosciuta in fatto di romanticismo. A mio avviso, infatti, Venezia è la città romantica per eccellenza ed accoglie i visitatori con un’atmosfera unica che favorisce dei suggestivi tuffi nel passato.
Scopriamo che cosa vedere a Venezia in un paio di giorni!
Cosa vedere a Venezia
Vi consiglio vivamente di prenotare una visita presso una delle botteghe artigiane di Murano. Vedere all’opera un mastro vetraio è come assistere ad uno spettacolo di magia. Partendo da un pezzo informe di vetro incandescente, davanti ai vostri occhi prenderà forma un oggetto unico. Sotto la sapiente guida della mani dell’artigiano, le pinze piegano, ruotano e avvolgono il vetro, reso malleabile delle altissime temperature custodite nella fornace. È uno spettacolo che affascina anche (e soprattutto) i bambini che penseranno di essere capitati in una lezione di trasfigurazione nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
In base alla mia esperienza, per raggiungere Venezia è molto comodo arrivare fino a Mestre in macchina e proseguire in treno fino alla stazione di Santa Lucia. Potete visitare Venezia a piedi e con i vaporetti. Navigare fra i canali e le isole della laguna vi darà modo di apprezzare a pieno l’unicità della struttura urbana della Serenissima. Passeggiando per i vicoli rischiate di dimenticare che Venezia è “sospesa” sul mare. Se invece viaggiate sui vaporetti potrete godervi lo spettacolo della città che nasce direttamente dall’acqua. Senza contare che avrete anche l’occasione di ammirare tutte le cupole e i campanili della città e arricchirete così l’album del vostro viaggio.
Cosa vedere a Venezia? Ovviamente Piazza San Marco. Forse non tutti sanno che questa è l’unico contesto urbano ad avere il nome di “piazza”. Gli altri spazi urbani sono chiamati “campi”. Sulla piazza si affacciano gli edifici e i monumenti più noti della città. La Torre dell’Orologio con i Mori di Venezia che dominano la piazza e segnano le ore battendo i loro martelli sulla campana, le Procuratie (circondano la piazza su tre lati e prendono il nome dal fatto che ospitavano i procuratori di San Marco, la più prestigiosa carica vitalizia della Repubblica di Venezia, dopo il Doge), il Campanile, la Basilica (entrate assolutamente a visitarla!), il Palazzo Ducale e la piazzetta San Marco, ossia l’accesso alla piazza per chi proviene dal mare attraverso le due colonne di San Marco e San Todaro, dedicate all’attuale e al precedente patrono della città.
Fatevi una bella passeggiata sotto il porticato del pian terreno delle Procuratie Vecchie e sbirciate dentro le vetrine dello storico Caffè Quadri, fondato nel 1755. Dall’altra parte della piazza si trova l’altrettanto storico e famoso Caffè Florian. Dopo aver guardato il listino prezzi, vi azzarderete ad entrare in uno di questi locali?!
Spingetevi fino a Punta della Dogana o Punta della Salute che, con la sua forma triangolare, divide il Canal Grande e il Canale della Giudecca e ospita la Basilica di Santa Maria della Salute. Da qui potrete scattare delle bellissime fotografie della piazzetta San Marco, del Palazzo Ducale, del Campanile e delle cupole della Basilica.
Camminare per Venezia significa attraversare i suoi ponti. Basti pensare che il centro storico della conta 121 isole collegate da 436 ponti. Senza dubbio il ponte di Rialto è uno dei più suggestivi, soprattutto di sera. Gli altri ponti sul Canal Grande sono il ponte dell’Accademia, degli Scalzi e della Costituzione. Il ponte dei Sospiri è altrettanto famoso ma non è “pedonale”, potete vederlo solo da lontano.
Per noi visitare Venezia è stato soprattutto passeggiare (piuttosto che entrare in chiese e musei). Passeggiare di giorno fra le calli, entrare nei piccoli negozi e nelle botteghe, mentre la sera avventurarsi alla ricerca del bacaro perfetto per gustare i migliori cicchetti della laguna. I cicchetti fanno parte dell’autentica tradizione veneziana e non sono altro che stuzzichini a base di pesce o salumi, cadi o freddi a seconda della stagione. Alici marinate, fritture di pesce, seppioline grigliate, sarde in saor, polpette e nervetti. Il tutto a prezzi normali e sempre accompagnato da una ombra di vino. Per tradizione i cicchetti sono consumati in piedi nei bacari, le osterie rustiche veneziane dove si respira la vera anima della città.
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