Dopo aver disceso la Valle del fiume Metauro, tra verdi colline e verso il mare, arriverete a Fano. Un grande e antico arco vi dà il benvenuto, oltre il quale comincia il Centro Storico.
Il primo nome di Fano è stato Fanum Fortunae, dal nome del Tempio della Fortuna costruito nel III sec. A.C. dai Romani per celebrare la vittoria contro il cartaginese Asdrubale.
Anche il grande e antico arco è stato costruito dai Romani, molti anni dopo, nel 9 D.C. durante l’impero di Augusto. Costruito in travertino, ha tre aperture: quella grande centrale per carri e cavalli, le due piccole ai lati per i pedoni. L’Arco di Augusto è il simbolo di Fano.
Quando gli sarete di fronte, non oltrepassatelo, ma girate a sinistra e godetevi una camminata lungo le mura. Costruite dai Romani e ampliate nel Medioevo dalla famiglia dei Malatesta, Signori della città, segnano i confini della sua parte antica.
Quando le mura s’interrompono, girate a destra per camminare lungo l’antico cardus maximus, oggi la strada principale del centro di Fano: Corso Matteotti. Incontrando i pedoni e i ciclisti che pedalano lentamente per guardare le vetrine, la strada vi condurrà a una grande piazza che è il vero cuore della città: Piazza XX Settembre.
Sulla Piazza si affacciano due importanti luoghi: il Palazzo del Podestà, un palazzo medievale sede amministrativa e convertito poi nel XIX secolo in teatro – adesso chiamato Teatro della Fortuna; l’ingresso del Palazzo Malatestiano, costruito nel XV secolo e oggi sede del Museo Civico.
Attraversate la Piazza e prendete il piccolo vicolo sulla sinistra tra il Teatro e il Palazzo per raggiungere una strana piazza con un lungo edificio al centro: il Mercato del Pesce. Poi continuate per raggiungere l’altra importante via del Centro Storico: Via Nolfi. Girate a sinistra e alla fine della strada vedrete la Rocca Malatestiana, una grande, bella e ben conservata fortezza costruita nel XV secolo e oggi sede di eventi culturali e musicali.
Dopo aver visitato la Rocca, prendete il sottopassaggio della ferrovia e camminate lungo il Canale Albani e le sue barche fino a un piccolo faro sul porto e il mare. Adesso scegliete: a sinistra il Lido con la sua spiaggia sabbiosa e i locali più moderni; a destra la Sassonia, con la sua spiaggia ghiaiosa e i ristoranti tipici.
Ma non dimenticate la Marina dei Cesari, il porto turistico che offre riparo a 400 imbarcazioni, e la Passeggiata del Lisippo. Questa è un percorso sugli scogli reso possibile da una grande struttura metallica che porta in mezzo al mare e dalla quale poter ammirare un meraviglioso panorama della costa fanese. Alla fine del percorso c’è una statua: è la copia di un antica opera d’arte greca trovata da pescatori fanesi nel 1961 e realizzata dallo scultore Lisippo (l’originale si trova al Getty Museum in California).
Dalla scultura del Lisippo, si può vedere una specie di palafitte sul mare: sono i trabucchi (che si trovano anche sulla costa abruzzese), costruzioni tipiche della costa adriatica utilizzate per la pesca tradizionale. E non dimenticate di gustare la bevanda tradizionale di Fano: la moretta, un caffè con l’aggiunta di tre differenti liquori e scorza di limone. Ogni bar custodisce la sua ricetta speciale e i pescatori la bevono per affrontare le fredde e ventose giornate in mare. Per voi, un’altra piccola meraviglia da scoprire visitando Fano.
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Articolo di: M. Genga