A soli 30 km dal Mare Adriatico e a venti minuti da Ravenna, Bagnacavallo è un piccolo paese romagnolo, oggi poco conosciuto ma di una grande importanza artistica nell’epoca rinascimentale.

Paese natale del pittore Bartolomeo Ramenghi (detto “Il Bagnacavallo”), Bagnacavallo custodisce oggi al museo civico una raccolta di opere esemplari dell’arte ravennate dal Quattrocento fino ai giorni nostri, disposte nelle stanze di quello che nel lontano rinascimento era la sede del convento delle suore cappuccine.

Il viaggio nella storia dell’arte comincia con i quadri del Bagnacavallo e di Andrea Lilio, per terminare con dipinti, sculture e fotografie contemporanee.

A partire dal 16 settembre, fino al 19 novembre di quest’anno le antiche celle delle cappuccine e la sala principale dell’edificio ospitano i tre famosissimi cicli di acqueforti dell’artista spagnolo Francisco Goya, allestiti in occasione della  mostra “Goya. Follia e ragione all’alba della modernità”.

L’esposizione ci propone un assaggio dell’arte più nascosta e particolare di Goya, facendoci immergere nella storia spagnola settecentesca.

ORARI DI APERTURA:

lunedì (e post festivi)> chiuso

martedì> 15-18

mercoledì> 15-18

giovedì>10-12/ 15-18

venerdì>10-12/ 15-19

sabato>10-12/ 15-19

domenica>10-12/ 15-19

Copyright foto: www.festasanmichele.it; www.lidoadriano.com.

Articolo di: M. Longhi