Per gli appassionati della bici e dello sport ma non solo, la città e i suoi dintorni vi stanno aspettando in numerosi!
Oggi vi voglio parlare di una delle città murate più affascinanti del bellunese:
Feltre, dove all’interno delle mura che la circondano si possono trovare i palazzi e i luoghi più interessanti della città con un patrimonio architettonico che costituisce un capitale, oltre che spirituale e culturale, anche economico e sociale di valore insostituibile.
Ma non è solo un magnifico borgo medievale, infatti la vicinanza del centro storico al Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi fa sì che ci si possa spostare velocemente dalla città a vari percorsi naturalistici e ciclo turistici all’interno del Parco.
Il centro storico è location per eventi culturali, tradizionali, artistici e sportivi e l’area nel suo complesso è perfetta per progressioni lente e agonistiche, per attività di nordic walking e trekking urbano, oltre che per frequentazioni ciclo turistiche.
L’ attraversamento di Feltre e dei suoi territori circostanti dell’antica strada romana Via Claudia Augusta, la seconda pista ciclabile più frequentata d’Europa, ha fatto sì che sia divenuta un punto di attrazione per i ciclisti.
Oggi parliamo proprio di cicloturismo, infatti Feltre è sempre più città che progetta, programma, pianifica e investe sulla bicicletta.
Feltre ha da sempre un’anima ciclistica; arrivo o passaggio di alcune tappe del giro d’Italia, patria del Passo Croce d’Aune che si trova nel comune limitrofo di Sovramonte, dove Tullio Campagnolo si ispirò per inventare lo sgancio rapido della ruota posteriore per cambiare rapporto, patria di un versante del Passo Rolle e di uno del Monte Grappa con il sacrario ai caduti della prima guerra mondiale, che sono stati passaggio di numerose tappe del giro d’Italia, patria della Granfondo Sportful e della 24 ore delle mura e patria industriale del marchio Sportful e Castelli, azienda leader nel settore.
Proprio per questo verrà ospitato il primo festival “W la bici viva” che si terrà tra 5 e il 15 aprile: dieci giornate tra concerti, spettacoli, incontri, letture, lezioni e pedalate, tutto quello che si possa immaginare, e anche sperare, per far sì che la bicicletta non sia considerata solo un mezzo di trasporto, ma anche un movimento di idee, uno stile di vita, un patrimonio di storia e storie, di educazione e cultura, di identità e umanità.
Ma parliamo adesso del festival!
Sono infatti numerosi gli appuntamenti che W la bici viva riserva: accoglierà campioni e gregari, ciclo viaggiatori e ciclo artisti, giornalisti a pedali e scrittori a due ruote, oltre ciò ci saranno concerti come quello dei Tetes de Bois, e ancora le testimonianze di Maria Canins (nel ciclismo fu medaglia d’oro nella cronometro a squadre ai Campionati del mondo di ciclismo su strada 1988 di Ronse); e Sandro Donati (maestro dello sport e noto soprattutto per le sue battaglie contro il doping nell’atletica leggera, nel calcio e nel ciclismo e per aver denunciato gli scandali dell’atletica italiana avvenuti nella metà degli anni ottanta), i libri di Claudio Gregori e Marco Ballestracci, i teatrini di carta della Pessolano e gli album delle fotografie di famiglie locali.
Numerosi appuntamenti anche con gli studenti e gli anziani, in sella o su una sedia, a suon di pedali o anche di pianoforte.
Fra gli appuntamenti ci sarà anche l’inaugurazione di una biblioteca, specializzata nella bicicletta in tutte le sue forme letterarie, dai manuali ai saggi, dai romanzi alle biografie, dalle favole alle poesie. Fra i partecipanti; Lorenzo Cremonesi del “Corriere della sera”; lo scrittore e giornalista Marco Pastonesi; l’autore e pedalatore Alberto Fiorin.
Cogliete l’occasione per passare delle giornate tra sport, concerti e letteratura, perché la bici non è solo un mezzo pulito ed economico, non è solo sacrificio e fatica ma è anche cultura, musica, ritmo e andatura.
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Per completare la visita in zona, leggi anche il nostro articolo Primavera del Prosecco
foto copyright: visitfeltre.info, dolomiti.it
Articolo di: V. Gallon