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Firenze è sempre una buona idea, non perde il suo fascino neanche in una settimana di pioggia e passeggiare sul Lungarno, per le sue piazze e nelle sue vie con il naso all’insù ha un sapore particolare: stai attraversando secoli di storia, sei nella culla del Rinascimento, ti muovi tra Dante, i Medici, Michelangelo e gli artisti di ogni epoca che hanno goduto dello spettacolo di questa città.
«Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere.»
(Stendhal, Rome, Naples et Florence, 1817)
Il capoluogo della Toscana, come altre città italiane, urla Sindrome di Stendhal ad ogni angolo e, le prime volte che lo visitate, sicuramente Palazzo Vecchio, gli Uffizi, Santa Maria del Fiore, Palazzo Pitti, ma non solo, attireranno la vostra attenzione.
Se guardate oltre, però, scoprirete che a Firenze ci sono biblioteche storiche stupende: io ho avuto modo di vederne alcune quando sono stata in Toscana per lavoro, tra una schiacciata e un panino con il lampredotto in pausa pranzo, tra una tappa al Museo del Bargello e una alle Cappelle Medicee.
Vi invito sinceramente a provare sulla vostra pelle la sensazione di studiare e lavorare in luoghi prestigiosi, di avvicinarsi agli stessi manoscritti e libri a stampa, anche rari, che hanno studiato e utilizzato i più grandi intellettuali della cultura italiana ed europea.
Per avvicinarsi e consultare ai fini delle vostre ricerche i documenti conservati in queste biblioteche, è necessaria una lettera di presentazione, soprattutto per testi preziosi dei secoli scorsi, mentre in altri casi la Sala Lettura è aperta ad ogni tipo di pubblico: vi consiglio quindi di consultare sempre il sito di questi centri di cultura per verificare gli orari e le modalità di accesso dell’edificio o di alcune sale in particolare.
Biblioteca Nazionale Centrale
E’ stata fondata a inizio Settecento a partire dai
fondi librari di Antonio Magliabechi, bibliotecario di Francesco Maria e di Leopoldo de’ Medici, e aperta al pubblico nel 1747 come Magliabechiana. Inizialmente situata sotto il loggiato degli Uffizi, ha poi assunto il nome di Biblioteca Nazionale Centrale e oggi si trova in piazza Cavalleggeri, vicino a Santa Croce e sul Lungarno, ed è la biblioteca più grande d’Italia.
Biblioteca Riccardiana
Ha sede a Palazzo Medici Riccardi e si concentra sulla valorizzazione di manoscritti e rari a stampa delle preziose collezioni fiorentine, come i testi posseduti da Riccardo Romolo a fine Cinquecento che rappresentano il primo nucleo di questa Biblioteca in via de’ Ginori.
Biblioteca Medicea Laurenziana
Sicuramente conosciuta per il Vestibolo e il Salone Monumentale progettato da Michelangelo, si trova all’interno del chiostro della Basilica di San Lorenzo e conserva i manoscritti della famiglia Medici, in particolare di Cosimo il Vecchio, dei suoi figli (Pietro e Giovanni di Cosimo de’ Medici) e dei suoi nipoti (Lorenzo il Magnifico e Giuliano).
Biblioteca Marucelliana
Nata a partire dalle donazioni della libreria personale dell’abate Francesco Marucelli, viene costruita ex novo e inaugurata nel 1752 come primo luogo di cultura aperto al pubblico in città in via Cavour.
Altre ancora
Si potrebbero scrivere pagine su Firenze, sugli angoli più belli della città e sulle sue mille biblioteche dai soffitti affrescati: oltre a quelle già descritte, è conosciuta per la Biblioteca degli Uffizi, importante archivio della storia della Galleria e di altre
collezioni museali, per il Gabinetto Vieusseux a Palazzo Strozzi, frequentato da scrittori come Manzoni e Leopardi, per la Biblioteca di San Marco, la più antica della città e nata da un’idea di Cosimo il Vecchio, e soprattutto per la Biblioteca della
Crusca, sede dell’Accademia e per questo motivo specializzata in lingua italiana e linguistica generale.
Biblioteca pubblica con vista
Se invece cercate una biblioteca di pubblica lettura, nel centro di Firenze e con vista sulla cupola del Brunelleschi, allora non potete perdervi quella ospitata nell’antico convento delle Oblate, fondato da Folco Portinari (sì, proprio il padre della Beatrice amata e cantata da Dante nei suoi versi). Oggi è uno spazio di tre piani aperto dal lunedì al sabato, perfetto per leggere, studiare o passare il tempo libero, magari nelle terrazze al coperto che si affacciano sul Duomo!
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Profilo autore
Classe 1997, sono una ragazza che vive e lavora tra Vercelli e Torino ma appena posso parto per il weekend… anche se il tempo non è mai abbastanza per vedere questo mondo immenso e ricco di avventure solo da vivere!
La mia passione per i viaggi è cresciuta soprattutto quando, in seguito alle limitazioni per l’epidemia di Covid nel 2020, non ho potuto approfittare a pieno della mia esperienza in Francia per visitare i dintorni.
Sono una ragazza tranquilla, ma non riesco a stare ferma sotto l’ombrellone per ore intere e anche al mare mi piace esplorare spiagge diverse, città d’arte o piccoli borghi per non annoiarmi mai. Essendo volontaria per FAI Giovane Vercelli trovo sempre un’occasione per imparare qualcosa di nuovo!
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