Frasassi: un tesoro nella roccia

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Quando il caldo torrido impervia sul bel paese, molti penseranno di rifugiarsi tra le alture e qui godere di meravigliosi paesaggi ed aria fresca e cristallina. Un luogo dove trascorrere una vacanza o anche solo un weekend senza annoiarsi è Genga, un comune in provincia di Ancona, che ha dato i natali a Papa Leone XII, stazione termale, riserva naturale e sede delle famose grotte di Frasassi e dei meno noti, ma ugualmente stupefacenti Tempio di Valadier ed Abbazia di San Vittore alle chiuse.

Le Grotte di Frasassi

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Interno grotte di Frasassi

Questo paesino infatti così ricco di attrazioni, è meta di molti turisti proprio grazie alle famose grotte, che scoperte soltanto nel 1971, vantano 13 km di cunicoli e scenari incredibili in cui si alternano armoniosamente stalagmiti e stalattiti. E che hanno ospitato Andrea Bocelli per il suo concerto suggestivo di Natale.

Le grotte sono visitabili con la possibilità di scegliere un percorso turistico che attraversa le sale principali, o per i più avventurosi un percorso speleologico che si addentra nelle parti di grotta sprovviste di camminamenti e luci artificiali.

Qualunque sia la scelta, una volta varcato il grande portone d’ingresso con o senza casco,  resta solo da perdersi nella vastità dell’abisso Ancona, così grande che all’interno potrebbe essere racchiuso l’intero Duomo di Milano.

Il Tempio di Valadier

Chi invece non ama particolarmente i luoghi chiusi e predilige vedere stagliarsi di fronte a sé le rocce antiche dell’appennino, il tempio del Valadier è la meta adatta. Collocato in cima ad una salita, facilmente affrontabile, ha la particolarità di essere interamente costruito all’interno di una cavità e di aprirsi ad abbracciare la gola di Frasassi.

L’eremo di Santa Maria Infra Saxes

Esso prende il nome dall’architetto che lo ha progettato su ordine di Papa XII ed è stato eretto accanto all’eremo di Santa Maria Infra Saxa, una chiesetta medievale in cui la muratura si fonde con la roccia così da poter divenire un luogo accogliente per l’uomo e per la sua meditazione. Durante il periodo natalizio, lungo la strada che porta a questa cavità viene allestito uno spettacolare presepe vivente. Il luogo è anche un’ottima location per foto sensazionali.

L’abbazia di San Vittore

Ultima tappa non può che essere l’abbazia di San Vittore alle Chiuse, esempio eccellente di arte romanica, “chiusa” tra i monti che la proteggono. All’interno è scarna, priva di decorazioni, così da sembrare immersa in un’atmosfera di purezza e luce che colpisce il visitatore. Essa è frutto di molte leggende per il simbolo dell’infinito inciso in una delle sue colonne, tra le quali la più conosciuta è quella che richiama i Templari e li fa protagonisti dell’incisione.

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Photo di Massimo Roselli

L’abbazia infatti, proprio per la sua posizione geografica, appare contenuta in un enorme graal e chi si reca presso di essa e si giova di tale vista ha vita eterna.

Se poi esausti ed affamati si sente il bisogno di un po’ di ristoro Genga, con i prodotti tipici di quei territori, è pronta ad accogliervi a braccia aperte, sia tra le vie del paesino sia di fianco alla biglietteria delle grotte dove è permanentemente allestito un mercato di bontà nostrane da gustare e guardare estasiati come per il bel santuario di Valadier e le meravigliose stalagmiti. Qui troverete ciauscoli, crescia, pecorino e mille altri sapori che le Marche, instancabilmente, hanno da offrirvi.