Alla scoperta di Giano dell’Umbria, piccolo gioiello medievale

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Sul di un colle immerso tra vigneti e ulivi, nel cuore verde dell’Umbria, sorge il piccolo ma affascinante borgo di Giano dell’Umbria, nella provincia di Perugia.

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©iluoghidelsilenzio.it

Itinerario di Giano dell’Umbria

La visita di questo borgo non può certamente che partire dalla chiesa di San Francesco. La chiesa risale alla seconda metà del XIII secolo, ma è stata oggetto di numerosi altri interventi che però l’hanno lasciata molto simile a come era in origine. L’interno di inestimabile valore culturale ospita sulle sue pareti da altari lignei risalenti al XVIII e un organo ligneo del solito secolo. Degni di nota è il ciclo di affreschi che purtroppo hanno subito alcuni danni a causa dell’umidità.

In verità, la maggior parte del territorio del comune di Giano dell’Umbria è cosparso di piccole e graziose chiesette come ad esempio quelle di Sant’Agostino, San Sabino o san Bartolomeo a Montecchio.

Anche l’abbazia di San Felice è degna di un posto nella lista di cosa vedere a Giano dell’Umbria. Questo luogo è sede di una leggenda che racconta del vescovo e martire Felice secondo il quale il corpo del santo sia stato appunto portato a Giano. Non ci sono ancora dati certi sia sulla leggenda che sull’origine dell’abbazia.

Fascino mistico per Giano dell’Umbria

Passeggiando per le viuzze di questo luogo si respira un’aria di quiete, quasi mistica. Atmosfera che si amplifica grazie alla presenza dei possenti ulivi secolari che si trovano proprio qui a Giano. Questi ulivi definiti immortali, rappresentano una grande parte del patrimonio culturale del comune.

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Cosa vedere nei dintorni di Giano dell’Umbria

Giano si trova in un punto strategico per visitare molte altre bellezze dell’Umbria, come ad esempio il Lago Trasimeno che dista poco più di un’ora da qui. Inoltre, a pochi chilometri da Giano, troviamo un altro affascinante borgo ovvero Gualdo Cattaneo. Ancora più vicino è Montecchio.

Spesso gli edifici e i monumenti di questi piccoli borghi è su appuntamento o addirittura chiuso al pubblico, ma per fortuna ci sono delle giornate particolari che ne permettono la visita, come ad esempio quelle organizzate dell’ente FAI.