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In tutto il mondo si cantano le lodi di uno degli alimenti più versatili, e deliziosi, mai creati: la pasta. In Italia questo primo piatto, alimento base della dieta mediterranea, è portato a tutto un altro livello. In questo articolo per celebrare la Giornata Mondiale della Pasta, esploreremo le sue origini, faremo un tour culinario regionale e condivideremo anche una ricetta autentica abruzzese.
La storia della pasta
Per molti anni l’opinione popolare era che la pasta fosse originaria della Cina e fosse stata portata in Italia da Marco Polo nel 1295. Ora gli storici la pensano diversamente. In realtà, è molto più probabile che i Greci e gli Etruschi avessero già creato qualcosa di simile alle lasagne circa 1.000 anni prima di Cristo. Laganon era una sfoglia di pasta piatta, azzima, fatta di farina di frumento e cotta in acqua, ricordata anche da Cicerone e Orazio nel 100 a.C. Nel primo libro di cucina romano, De re coquinaria, scritto da Apicio nel I secolo d.C., il laganon è descritto con un ripieno, ma probabilmente non somigliava tanto alle lasagne come le conosciamo oggi. Circa mille anni dopo, le invasioni arabe della Sicilia apportarono l‘itriyah, definita “fili di farina” e assimilata nel dialetto locale come tria.
Nel 1600 la pasta era molto diffusa in molte regioni d’Italia e, a Napoli, divenne un alimento base per le masse ed era più economica del pane e certamente della carne. Fu in questo periodo che fu introdotto in Italia il pomodoro, portato dalle Americhe in Europa dai conquistadores spagnoli. E come si suol dire, il resto è storia culinaria.
Regole d’ingaggio
Chiunque abbia mai visitato l’Italia sa bene che gli italiani prendono sul serio il mangiare, sono pignoli per la tradizione e rispettano alcune “regole” soprattutto quando si tratta della pasta. Innanzitutto la pasta viene servita quotidianamente nella maggior parte delle case di tutta Italia a pranzo anziché a cena. A base di farina di grano duro, un piatto di pasta fornisce circa 10 grammi di proteine, circa 300 calorie (a seconda del condimento) e circa 20 grammi di carboidrati complessi. Una porzione tipica va dagli 80 ai 100 grammi e il condimento classico è il pomodoro semplice, genuino e senza fronzoli.
Sono centinaia le varietà di formati di pasta disponibili oggi sul mercato, dai classici spaghetti (ne esistono in realtà sei tipi diversi con lievi variazioni di forma e dimensione) alle farfalle fino agli strozzapreti. Il mondo si meravigla che gli italiani sanno quasi per natura quale tipo di salsa si adatta meglio a un determinato formato di pasta. Ad esempio, le penne rigate presentano delle striature che permettono al sugo di aderire meglio, ma è anche vero che si seccano velocemente. Se prepari la pasta al forno, ad esempio, gli esperti consigliano di utilizzare le penne lisce perché non si seccano così rapidamente.
Probabilmente la regola più importante quando si parla di pasta in Italia è che deve essere cotta alla perfezione in acqua molto salata e in nessun caso troppo cotta! Gli italiani preferiscono buttarla via piuttosto che mangiarla scotta. La consistenza giusta è il termine al dente ormai conosciuto in tutto il mondo. L’orrore degli italiani e trovarsi all’estero e fiduciosamente ordinare la pasta solo per rimanere molto delusi perché è scotta! E’ un sacrilegio!
“A ciascuno la sua”… pasta
Ciò che stupisce molti turisti quando vengono in Italia è che ogni regione, e anche provincia, ha davvero la propria specialità e tradizione quando si tratta di pasta. Che si tratti di pastasciutta, pasta fresca, pasta ripiena, pasta al forno, o pasta all’uovo le amiamo tutte! Ecco un tour vorticoso di alcuni dei primi piatti più popolari di ogni regione.
Il Nord
- Valle d’Aosta: molto simile agli spatzle trentini, gli Chnéffléne è il piatto classico di pasta valdostano che risale a quasi mille anni fa tipicamente servito con burro ed erba cipollina.
- Trentino-Alto Adige: gli Spatzle sono tradizionali di questa regione nord-orientale dell’Italia che confina con l’Austria. Un pizzico di noce moscata viene mescolato all’impasto di farina, acqua e uova formando una specie di gnocchi e conditi con panna e speck.
- Friuli-Venezia Giulia: i Cjalsons sono una pasta ripiena simile ai ravioli fatti con patate, farina e uova e farciti con una varietà di ripieni tra cui mele e uvetta.
- Lombardia: i casoncelli sono una pasta ripiena simile ai ravioli e conditi con burro e salvia.
- Piemonte: il Tajarin è una tagliatella lunga e sottile servita con i famosi tartufi piemontesi.
- Veneto: i bigoli alle sardelle sono una pasta lunga condita con un sugo leggero di sarde famoso nel mantovano.
- Liguria: Le trofie al pesto sono condite con uno dei condimenti più conosciuti e utilizzati al mondo, il pesto genovese. A base di basilico fresco, pinoli, olio d’oliva, Parmigiano Reggiano, aglio e sale, il pesto si abbina bene con praticamente qualsiasi cosa!
- Emilia-Romagna: i tortellini in brodo sono la famosa pasta all’uovo ripiena con una combinazione di carne di maiale e formaggio cotta in un brodo ricco di manzo e cappone. Questo piatto è spesso servito nel periodo natalizio in molte regioni d’Italia.
Il Centro
- Molise: Cavatelli al sugo vedovo è un piatto semplice e sostanzioso di cavatelli e salsa di pomodoro a base di strutto oltre all’olio d’oliva.
- Abruzzo: i maccheroni alla chitarra con pallottine sono una pasta all’uovo condita con una sostanziosa salsa di pomodoro e polpettine (VEDI LA RICETTA AUTENTICA SOTTO)
- Umbria: gli spaghetti alla norcina conditi con i famosi tartufi neri di Norcia.
- Lazio: I Bucatini all’amatriciana sono uno dei piatti italiani più amati e conosciuti in tutto il mondo. L’ingrediente chiave è il guanciale insieme a pomodori freschi, vino bianco secco e condito con nient’altro che pecorino romano.
- Le Marche: i Vincisgrassi sono una pasta all’uovo cotta al forno simile alle lasagne. La salsa di pomodoro comprende una varietà di carni per conferirgli il suo sapore ricco.
- Toscana: i pici al ragù di cinta senese sono una pasta lunga a forma di tubo condita con un sugo di carne a base di pregiato maiale senese.
Il Sud
- Calabria: Lagane e Ceci rientra nella categoria della pasta fresca condita con ceci saltati nel guanciale, pomodoro, cipolla, basilico e peperoncino fresco.
- Basilicata: Gli strascinati ai broccoli sono una pasta fresca fatta in casa, simile nella forma ai cavatelli e condita con cimette di broccoli saltate.
- Puglia: le Orecchiette alle cime di rape sono considerate una pasta fresca. Condite con una deliziosa combinazione di rape, acciughe, pangrattato e aglio, questo è il primo piatto più famoso della Puglia.
- Campania: i paccheri con pomodorini sono un piatto semplice ma gustoso condito con pomodorini, aglio, prezzemolo e peperoncino tritato.
Sicilia
- Pasta alla Norma: pasta corta come i sedani condita con pomodori, melanzane, basilico e ricotta.
Sardegna
- Malloreddus: Simili ai cavatelli come forma e conditi con un sugo a base di pomodoro, salsiccia, zafferano, cipolla, basilico, e aglio.
I miti sulla pasta all’estero e le regole del bon ton
Ecco alcuni miti sulla pasta ampiamente diffusi in tutto il mondo, e alcune regole del bon ton da rispettare.
- Mito: gli spaghetti vengono sempre serviti con le polpette (solo in alcune regioni)
- Mito: le lasagne sono sempre fatte con la ricotta (solo in alcune regioni)
- Mito: le Fettuccine Alfredo si mangiano ovunque in Italia (ma chi è questo Alfredo?)
- Mito: gli italiani mangiano pasta ad ogni pasto
- Mito: gli italiani usano i cucchiai insieme alla forchetta per far girare gli spaghetti
- Mito: Il pane viene sempre servito con la pasta
- Mito: gli italiani lanciano gli spaghetti contro il muro per vedere se sono cotti
- Passo falso: MAI cuocere troppo la pasta
- Passo falso: non rompere MAI gli spaghetti o qualsiasi altra pasta lunga prima di cuocerla
- Passo falso: non servire MAI la pasta insieme ad un altro contorno sullo stesso piatto
- Passo falso: MAI mettere il formaggio grattugiato su un piatto di pasta a base di pesce
Fatti divertenti
Ricetta per i Maccheroni alla Chitarra abruzzesi
Ricetta condivisa dall’Hotel Il Casale a Martinsicuro, (TE) Abruzzo
Maccheroni alla chitarra al ragù
Course: MainCuisine: Italian6
servings1
hour1
hourIngredienti
- Per la pasta
700 g. farina
6 uova
- Per il ragù
200 g. di manzo
200 g. di magro di maiale
200 g. agnello
3 litri di pomodoro o 2 scatole grandi di pomodori pelati
50 g. burro
1 bicchiere di olio extra vergine d’oliva
1 cipolla
1 carota
Parmigiano Reggiano gratuggiato
Procedimento
- Per i maccheroni
- Disporre la farina a fontana.
- Lavorare la pasta, aggiungendo le uova per 35-40 minuti.
- Col matterello fare una sfoglia non troppo sottile.
- Tagliare la sfoglia in rettangoli lunghi 60 cm. e larghi circa 20 cm.
- Porre ogni rettangolo sulle corde della chitarra (nel senso della lunghezza) e premere con il matterello, così da ottenere i maccheroni.
- Per il ragù
- Preparare il ragù con i pomodori, la carne, il burro, l’olio, la cipolla intera e la carota (tempo di cottura minimo 1 ora).
- In una pentola abbastanza grande salare e far bollire a fuoco forte molta acqua.
- Ottenuto il bollare, versare i maccheroni ed attendere che tornino a galleggiare (qualche minuto).
- Fermare la cottura con acqua molto fredda.
- Condire con il ragù e parmigiano abbondante
Notes
- Se non hai la chitarra puoi utilizzare una macchina per la pasta scegliendo le fettuccine.
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