Giudecca and drama in scena dal 7 gennaio a Siracusa

Home » Giudecca and drama in scena dal 7 gennaio a Siracusa

Siracusa, 22 dicembre 2017 – Cinque spettacoli di artisti a vario modo legati a Siracusa. Di scena in un luogo dell’anima aretusea come il Nuovo Piccolo Teatro Alfeo, nel cuore di Ortigia. E’ Giudecca and drama, la rassegna teatrale che, giunta alla seconda edizione, sarà inaugurata il 7 gennaio per concludersi il 4 febbraio.

Mito, Anima e Pensiero” il tema scelto quest’anno dal direttore artistico Antonio Casciaro, già promotore di eventi culturali di respiro internazionale. Sociologo, docente di cinema e televisione in ambito accademico, esperto in economia della cultura, cultore delle tradizioni orientali, studioso e praticante di arti corporee e meditative, Casciaro, intellettuale poliedrico, si è sempre speso, in città, per la sperimentazione di progetti innovativi sia sociali che artistici.

E per la rassegna Giudecca and drama lo fa assieme a una famiglia, la Vaccaro-Mauceri, che da 40 anni, con l’opera dei pupi, continua ad affascinare grandi e piccini. Era infatti il 1978 quando i fratelli Rosario e Alfredo Vaccaro diedero vita alla loro epopea. Partiti da un basso sito al vicolo dell’ulivo, trasferirono la loro arte nel vecchio teatro Ucciardino, in via Nizza, mietendo successi e riconoscimenti per una decade. Poi una scossa di terremoto rischiò di far morire la tradizione dei pupi e Alfredo Vaccaro continuò il suo operato nelle scuole e nelle piazze fino alla sua scomparsa. Ma quella tradizione è stata ereditata dai nipoti Daniel e Alfredo Mauceri che hanno portato l’arte del nonno non solo agli onori della cronaca locale ma in giro per l’Italia e l’Europa. La scommessa più grande per i due giovani è stata quella di riaprire un teatro dei pupi a Siracusa che, dopo 16 anni di attività, vanta numerosi premi e riconoscimenti. Non solo. Coniugando tradizione e innovazione nell’arte dei pupi, i fratelli Mauceri, con il loro estro e la loro lungimiranza, hanno aperto le porte del loro nuovo teatro dei pupi “Alfeo” ad altre espressioni teatrali. E ciò perché la città possa riappropriarsi del “teatro”, dando spazio alle eccellenze artistiche siracusane.

E’ in questo contesto che si inserisce la seconda edizione di Giudecca and drama.

«Perché ciò che lega le diverse tipologie di temi, figure e personaggi alla rassegna teatrale “Mito, Anima e Pensiero” – spiega il direttore artistico Casciaro – è la città che le ospita: Siracusa. E così anche il modo siracusano di influenzare il produrre, dal primo gradino scolpito nella roccia. Una poiesis di lungo tempo, un centro di gravità e di attrazione attorno a cui ruotano immagini, esperienze, occasioni di studio e di lavoro, desideri di realizzazione spirituale. Perché il teatro è l’arena ove lo spirito si coagula e si scioglie e, come un atanòr, fa ribollire i desideri e le emozioni collettive per estrarne l’essenza solare. Gli artisti coinvolti sono non caso tutti legati a Siracusa per nascita, adozione, residenza, studio, lavoro. Siracusa è insomma una città che chiama. E quindi conduce a sé. Per storia, per vocazione, per natura. L’idea di un genius loci collegato al teatro, alla rappresentazione, alla produzione segnica si innesta così in quella di una città antica. Siracusa, in conclusione, il suo futuro lo deve cercare anche nel passato, in totale controtendenza rispetto alle linee di sviluppo globale contemporaneo. Questa è una provocazione, ma anche una ri-generazione».

Una ri-generazione affidata a cinque, grandi spettacoli che si snoderanno nell’arco di quasi un mese. La rassegna sarà infatti inaugurata, il 7 gennaio, al Nuovo Piccolo Teatro Alfeo, con “La prigione di Lutero”, liberamente tratto dal “Lutero ” di John Osborne con l’adattamento e la regia di Davide Sbrogiò, in scena con Lorenzo Falletti. Le musiche sono di Alessandro Sbrogiò.

Il 14 gennaio sarà invece la volta di “Eschilo: I Sette contro Tebe – Euripide: Le Fenicie” con Corrado Drago, Desiree Giarratana e Tommaso Garrè. Voce recitante, adattamento e regia sono di Gian Paolo Renello. La rassegna proseguirà il 21 gennaio con “3/4 di anima-LE” di e con Nadia Spicuglia Franceschi che, il 28 gennaio, lascerà il posto ad “AncorAmore” di Adriano Evangelisti e Cristina Del Sordo con Giulia Valentini. Chiuderà la rassegna, il 4 febbraio, “Clitennestra”, rivisitazione di un mito di e con Arianna Vinci e la regia di Giannella Loredana D’Izzia.