Il borgo di Canelli e le cattedrali sotterranee in provincia di Asti

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Su una collina circondata da vigneti, si trova il paese di Canelli. Ma non sono vigne qualunque, perché qui ci troviamo nelle Langhe-Roero e Monferrato, sito patrimonio mondiale dell’UNESCO. Canelli è la meta perfetta in ogni periodo dell’anno, ma durante l’autunno, con i vigneti che cambiano colore e gli aleggianti profumi della vendemmia, è davvero qualcosa di speciale.

1. La storia

È quasi impossibile parlare della storia di Canelli senza citare la sua tradizione di vendemmia. Già i romani infatti sapevano che questo microclima offriva le condizioni ideali per la coltivazione. Oggi Canelli produce vini DOC e DOCG tra cui Asti spumante, Moscato d’Asti, Alta Langa, Barbera d’Asti, Barbera del Monferrato, Cortese dell’alto Monferrato, Dolcetto d’Asti, Freisa d’Asti e Piemonte.

Circa 200 anni fa, una meraviglia dell’ingegneria e dell’enologia iniziò a prendere forma sotto il borgo. Nel tufo sono stati scrupolosamente scavati tunnel elaborati che formano le cantine perfette per i pregiati vini e spumanti di Canelli. Nel 2014 proprio queste cantine, note come “cattedrali sotterranee“, sono state dichiarate il 50° sito italiano del Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

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Nel 1865 Carlo Gancia produsse il primo spumante italiano proprio qui a Canelli e l’Azienda Gancia va forte ancora oggi. Puoi prenotare una visita guidata delle cattedrali sotterranee con le Cantine Bosca, Contratto, Coppo o Gancia.

2. L’Arte

Nel caso di Canelli, le cattedrali sotterranee sono la sua arte! La maggior parte degli edifici storici e delle chiese furono ristrutturati durante il periodo barocco. La chiesa di San Tommaso ad esempio esisteva probabilmente già nell’anno 961, ma fu ricostruita tra il XVII e il XVIII secolo.

Il castello di Canelli fu distrutto nel 1617 durante la guerra contro il Monferrato, ma fu ricostruito quasi subito. Attualmente è di proprietà privata della famiglia Gancia. Anche solo arrivare al castello è un’avventura prendendo il famoso percorso della Via degli Innamorati. Si parte da Canelli basso seguendo il viale alberato di Piazza Zoppa e proseguendo fino a Piazza San Tommaso. La salita è un sentiero di ciottoli (la Sternia) fiancheggiato da opere d’arte di vari artisti, tutti ispirati dall’illustratore Raymond Peynet. Le viste panoramiche sulla campagna e sul borgo sono spettacolari!

3. La cucina e cultura

Canelli non è solo sinonimo di grande vino, ma anche di tartufo bianco e di nocciole. L’autunno è il momento perfetto per visitare e gustare tutti i sapori della stagione. A settembre ospita Città del Vino e, a novembre, la Fiera di San Martino e la Fiera Regionale del Tartufo Bianco. Se ti capita di venire in estate, il centro storico si trasforma in un ristorante all’aperto con Canelli in Gala a luglio.

4. Attività all’aria aperta

L’intera provincia di Asti e le Langhe offrono possibilità illimitate di trekking, mountain bike e passeggiate a cavallo attraverso i dolci vigneti che producono alcuni dei più grandi vini del mondo. O forse, nel tuo caso basterà fare la piacevole passeggiata fino al castello di Gancia e goderti i panorami e l’arte straordinaria.

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5. Consigli

Canelli è collegata dalla ferrovia dello stato da Asti però per un’esperienza unica suggeriamo il treno vintage degli anni 30 che parte da Torino con l’arrivo a Canelli. Ulteriori dettagli qui.

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