Se vi trovate a Milano, nel vostro itinerario non potrà mancare una visita alla chiesa di San Bernardino alle Ossa.
Oltrepassate dunque la Via Festa del perdono zona Missori, dove si trova la sede dell’Università Statale di Milano, proseguite dritto e vi arriverete. In alternativa vi potete giungere da Via Carlo Giuseppe Merlo 4.
La chiesa fu iniziata nella seconda metà del XIII secolo e venne completata nel corso del XVIII secolo, a causa dei numerosi incidenti accaduti nel corso del tempo, che ne hanno comportato più fasi di ricostruzione.
La particolarità che rende questa chiesa una meta suggestiva è la sua cappella ossario, che troverete alla vostra destra, appena entrate. All’interno, la cappella è rivestita sulle pareti completamente di crani e tibie, provenienti in buona parte dal vicino ospedale, soppresso nel 1652 e attuale sede dell’università statale.
Per quanto lo spettacolo si possa presentare macabro, vi lascerà senza fiato, anche per i meravigliosi affreschi nella volta di Sebastiano Ricci (1659-1734) intitolati: “Trionfo di anime in volo” e “Gloria dei quattro santi protettori”, realizzati durante la ricostruzione della cappella avvenuta nel 1695.
La vostra meraviglia non si fermerà soltanto alle apparenze estetiche, ma anche a ciò che quel posto sarà in grado di trasmettervi, potrebbe essere un senso di quiete, una tranquillità che in pochi posti di Milano potrete percepire.
Sedetevi e guardatevi attorno, l’aspetto vi potrà apparire insolito per un luogo di culto, in cui si intersecano periodi artistici diversi. Un’atmosfera tetra pervade la stanza, dove la vita e la morte si trovano sullo stesso piano, ma rimane anche un posto in cui poter lasciar fluire i propri pensieri, avere il tempo di meditare su noi stessi.
Per gli amanti dei misteri, a questo posto è legata anche una credenza secondo la quale, ogni 2 novembre, giorno dei morti, una bambina, i cui resti si trovano presso l’altare dell’ossario, torna a vivere trascinando gli altri scheletri in una danza macabra.
L’accesso alla cappella è completamente gratuito e potete visitarla da lunedì a sabato dalle 7.30 alle 12.00 e dalle 13.00 alle 18.00.
Copyright foto 1 e 2: Lorenzo Bertini
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