Ogni anno, a Viggianello, nella contrada di Pedali, il terzo fine settimana di agosto, si festeggia la Beata Vergine Maria del Carmelo, comunemente detta Madonna o Carmnu e si rievocano le azioni, un tempo consuetudine, della mietitura.
Un lungo periodo di preparazione, per le strutture ornamentali fatte con il grano – le gregne e il cìrio – che inizia i primi di agosto e precedentemente nei campi dove il grano viene mietuto, precede i festeggiamenti veri e propri. Durante questo periodo, il piccolo villaggio è in festa! Nonostante la calura estiva, ogni giorno, in modo del tutto estemporaneo, ci si riunisce alla ricerca di un po’ di frescura per lavorare insieme: bisogna fare i mazzùni, come i jèrmiti nel campo, e legarli bene con lo spago affinché non si sciolgano. Il lavoro si alleggerisce dall’allegria della festa, dai dolci paesani, dal buon vino che l’ospitalità, caratteristica latina del popolo viggianellese, non nega al turista, al curioso, a chiunque sia interessato a scoprire, e a farsi coinvolgere in una convivialità sana che ci immerge nel passato.
Può capitare anche che a qualcuno venga voglia di suonare… ed ecco che dal lavoro si passa alla danza e al canto e il tutto è sotto l’immancabile sfondo del Parco Nazionale del Pollino, le cui vette, da sempre accolgono viandanti in cerca di una meta o soltanto di sé stessi. Ma bisogna tornare a lavoro! C’è da rivestire le strutture in legno, già pronte, che emulano i cumuli di grano realizzati nel fondo, ovvero le gregne e la meta, quest’ultima, nel gergo della festa, diventa u cìriu. Nel frattempo gli ultimi raggi di sole ormai depongono il loro vigore per dare risalto alla sera, che si alza al suon dei concerti, delle sagre, degli eventi che già dalla fine di luglio fanno eco nella Valle. L’estate è ormai qui, e ogni angolo recondito del territorio sa celebrarla con gli odori, i sapori, i colori, le sensazioni e diventano gli ingredienti giusti di un percorso esperienziale che ci aiuta a scoprire ciò che non sapevamo di essere.