Tutte le volte che chiedo a qualcuno di elencarmi le venti regioni d’Italia, nessuno se le ricorda mai tutte, soprattutto le più piccole tra cui Molise o Abruzzo. Quella che, però, si fa sempre fatica a ricordare è la Valle d’Aosta. Si, quella piccola, minuscola regione al confine con la Francia, avvolta dalle montagne. La flora e la fauna non mancano di sicuro e in più anche se forse non tutti sanno, il turismo è molto sviluppato. Vedere per credere!
Sicuramente il motivo principale per cui le persone si spostano qui in estremo nord, sono le piste da sci: Courmayeur, Cervinia, Pila sono solo alcuni dei posti più frequentati in inverno. Di conseguenza, è luogo comune credere che questa regione sia solo bella da vedere quando la neve ricopre gran parte delle vette e delle case, ed è qui che entra in gioco la mia confutazione. Mi rivolgo soprattutto agli amanti dell’artigianato: oggi voglio parlarvi della Foire d’été.
La Foire d’été è una manifestazione che si svolge ogni anno da quarantanove anni ad Aosta, dove gli artigiani hanno la possibilità di esporre i propri lavori e di venderli al migliore offerente. La fiera raduna ogni estate oltre cinquecento espositori del settore dell’artigianato tradizionale valdostano: tornitura, intaglio e scultura del legno, lavorazione della pietra, del ferro battuto e del cuoio, realizzazione di mobili, di attrezzi agricoli, di giocattoli, di costruzioni in miniatura, di fiori in legno e certi di vimini, ma anche banchi che presentano produzioni più recenti: pasta di sale, fiori secchi, tessuti ed altre tipologie artigianali.
La Foire si svolge nel mese di agosto lungo le vie del centro storico valdostano, creando una grande festa all’aperto con musica e varie animazioni.
Questa manifestazione è ormai tradizione per i cittadini e tutti i turisti, l’aspetto più bello è sicuramente la voglia di mantenere una tradizione e rispettare gli usi e i costumi da sempre seguiti. L’aspetto del profitto è veramente ridotto, quasi tutti gli espositori sanno bene che i loro lavori artigianali non sono più in voga nell’ultimo periodo storico: la modernità e la novità hanno spodestato le vecchie e care tradizioni locali. Eppure, gli artisti di strada non si arrendono e mostrano le loro opere con orgoglio, pur non aspettandosi di ricevere qualcosa in cambio. Un altro aspetto che salta agli occhi di tutti è che gli artigiani del legno e del cuoio sono maggiormente persone con età superiore ai cinquanta; ciò dimostra il fatto che nonostante il tempo sia passato, le tradizioni non passeranno mai di moda. A parte gli stand con i materiali esposti, è possibile vagare per il centro di Aosta alla ricerca di qualcosa da bere o da mangiare tipici del posto.
Se, nonostante tutto questo, non ho smosso le idee di chi pensa che la Valle d’Aosta sia più interessante in inverno, niente panico: avrete comunque la possibilità di partecipare alla Fiera di Sant’Orso gli ultimi giorni di gennaio, ogni anno. Come per la Fiera d’estate, gli artisti espongono i loro lavori in legno, all’interno del centro storico valdostano. La sera a cavallo delle due giornate, inoltre, si festeggia fino a notte inoltrata: i bar e i pub si riempiono di gente, le cantine organizzano feste private e/o aperte a tutti. È possibile gustare piatti tipici valdostani e bere del buon vino. Insomma un’esperienza da provare almeno una volta nella vita, se si amano i posti di montagna e le feste patronali.