Prenota il tuo soggiorno a Milano o a Roma e assiti a un concerto della cantante!
Una ragazza malinconica, “cattiva” o per meglio dire una bad girl (come amano definirla spesso i suoi più stretti seguaci, in rifermento al suo passato da adolescente ribelle), che desidera il vero amore…e lo mette davanti ad ogni cosa, dalla personalità particolare…. che è velata da uno spesso alone di mistero, segnata da un passato per certi versi oscuro, ma contemporaneamente affascinante e ricco di adrenalina, sogni infranti e realizzati, amori pazzi, passionali, violenti a tratti, esperienze di vita, di morte, gioie, dolori, divertimento e tanta giovinezza portata quasi all’estremo di quello che si può fare, quando giovani si è.
Lana Del Rey, questo è il suo nome, è una cantautrice, oltre che modella americana, bellissima…dalla presenza candida ed eterea, con una voce suadente, melodica che riempie ogni vuoto, che ti entra dentro creando un sussulto di emozioni nel tuo animo, dal canto soave e dirompente al tempo stesso, che dal 2011/2012 in poi si è fatta strada con sempre più successo nel mondo della musica. Lo scorso luglio 2017 ha pubblicato il suo quarto album musicale (per quanto concerne quelli che sono usciti con il suo attuale pseudonimo ed escludendo la paradaise editon per Born To Die e tropico per Ultraviolence), a cui ha dato il titolo di Lust For Life.
Il primo album è del 27 gennaio 2012, arrivato in breve tempo ai primi posti delle classifiche mondiali, è a differenza dell’ultima creazione discografica, completamente autobiografico, così come lo sono gli altri due a seguire soprattutto Honeymoon (Ultraviolence lo è in parte), benché tutti e tre si differenziano tra di loro per altre caratteristiche.
Born to die contiene svariati generi e stili musicali al suo interno, si passa dal pop all’alternative rock, dall’indie pop al baroque pop con accenni di soporifere e pop. Questo dono di cui Lana ci ha omaggiati, è un omogeneo raccolto di canzoni narranti storie di libertà, rievocazioni di icone ormai decadute, adolescenza, ragazze ribelli che sembrano uscite da molti di quei film americani per teenagers anni 90′, i cui amori le mettono contro tutto e tutti, anche tra di loro, anche contro se stesse, spezzoni del vecchio sogno americano, feste e droghe, amori infiniti che vanno anche oltre la morte, raffinati e femminili modi di essere, uomini tatuatissimi…. 12 tracce (15 si trovano nell’edizione deluxe) contenenti molti di questi emblematici elementi.
Ultraviolence, che ha tra i suoi produttori importanti nomi come Black Keys e Dan Auerbach, è nato (In Italia si intende) il 16 giugno 2014 ed è costituito anch’esso da una variegata quantità di generi diversi, ad esempio c’è molto dream pop in questo album, ma anche tanto blues rock, indie rock, rock psichedelico ecc….quindi si il rock non manca mica… ed è pure per questo motivo che cambia la tipologia di prodotto discografico, anche se vi sono ugualmente degli aspetti in comune con l’album precedente. Amori persi, litigi, atmosfere vintage e cupe, matrimoni in chiese sconsacrate, bellezza, tristezza, delusioni, posti cool, macchine d’epoca, gloria e fama, band musicali di una vecchia America, pistole, ricordi estivi, giovani ragazzi e vecchi amori….ma non solo.
Queste sono le parole di Lana Del Rey in merito al “cambiamento” che è stato fatto nel secondo album:
“Con Ultraviolence ho davvero sentito il bisogno di tornare alle mie radici, a qualcosa che fosse più primitivo, più selvaggio.”
Honeymoon viene pubblicato il 18 settembre 2015 e tal proposito la cantante ha detto:
“Credo che la luna di miele sia il mio sogno definitivo. Voglio dire, la vita intera è un’honeymoon, no? La vita, l’amore, il paradiso, la libertà. Con qualcuno, o solo con te stesso”.
Affascinante, romantico, malinconico anche in questo caso, potente ma dolce e leggiadro in contemporanea. Le immagini a cui vieni riportato ascoltando Honeymoon, sono tramonti nostalgici dalle tinte sfumate e variegate, una vecchia hollywood anni ’50/ ’60 nel pieno del suo splendore, paesaggi californiani caldi e psichedelici in cui si accompagna un giovane Jim Morrison, lontane spiagge rilassanti, amori in bianco e nero, droghe allucinogene stile anni 70′, vecchi treni americani su cui appaiono viaggiatori intenti a fare fughe romantiche, gelati mangiati sotto un’ Italiana pioggia estiva……tutto questo solo per darvi un’idea di quello che la vostra mente può essere in grado di vedere grazie all’ascolto di questo album incantevole che evoca armonie noir, cori monumentali, all’essenza di jazz e rancore.
Ed eccoci adesso a quello che, il 21 luglio 2017, è finalmente stato pubblicato ricevendo un ottimo riscontro da parte del pubblico e della critica. E’ l’ ultimo degli album che l’artista ha realizzato….si tratta di un miscuglio riuscitissimo di collaborazioni strategiche, con diverse influenze musicali. Più somigliante allo stile di Born To Die….forse, ma molto diverso per certi versi. Nel disco troviamo tanto pop, ma ci sono comunque traccie di rock e trap, hip hop, lo stile indie permane, così come anche il mood rétro e i diversi altri stili che si intrecciano armoniosamente.
“Ho fatto i miei primi quattro album (il primo, del 2010, è stato pubblicato con uno pseudonimo Lana Del Ray A.K.A. Lizzy Grant, ndr) per me, ma questo è per i miei fan e riguarda dove, spero, siamo tutti diretti”.
Con questa frase la Del Rey vuole mettere in luce il fatto che questo suo ultimo lavoro si discosta dagli altri parecchio sul piano personale stesso della cantante, la quale ha realmente fatto sempre tutto per lei, per la sua arte e per le cose che aveva voglia, anche se in modo sempre molto misterioso, spesso implicito e quasi subliminale, di raccontare.
Stavolta vi è si lo specchio del suo animo nell’album, la sua inconfondibile personalità, l’unione di vecchie cose ormai andate, un passato nostalgico; tuttavia si può scovare un filone politico che accomuna tutti i temi o quasi dei singoli di Lust For life, infatti rimanendo fedele a se stessa, a quello che lei è, a quello che fa, a cosa rappresentano sia lei che la sua poetica musica, ora Lana affronta però argomenti di attualità nelle sue canzoni, l’attenzione sembra posarsi sulla nazione e sui problemi che affliggono quest’ultima in questi tempi non facili.
Rimane anche un lato romantico, accompagnato dalla solita ed instancabile angoscia, così come rimangono i sogni incompiuti e le atmosfere di uno spazio tempo indefinito, sognante. Si tratta di uno spazio tempo in cui la cantante ama rifugiarsi e in cui si perde con le cose che ama, con l’uomo che ama, forse anche lui appartenente ad un’altra dimensione, il quale balla con lei sotto un cielo stellato di mezza estate in cima alla scritta imponente di una passata Hollywood.
Non dobbiamo poi dimenticarci delle collaborazioni sublimi ottenute dai “duetti” (e non), con The Weekend, frutto di un incredibile capolavoro, o ancora con Sean Lennon. Il figlio di John e Yoko appare con la cantante in una meravigliosa “tomorrow never came“, canzone che in un verso cita anche i suoi genitori e che se pur triste, resta serena all’ascolto, quasi positiva, come un arcobaleno che si fa spazio nel cielo grigio dopo un temporale di primavera. Il pezzo, rilascia scie colorate di fiori, chitarre, amori e movimenti di rivoluzione 68’ottina nell’aria….e cosa più importante, sorprende all’ascolto grazie al fatto che l’erede del celebre ex Beatles, alla prima nota emessa fa subito pensare al padre.
IL RITORNO: FINALMENTE IN CONCERTO PER NOI
Adesso però c’è una notizia da annunciare, o meglio già lo è stata, ma non tutti ancora ne sono a conoscenza….dunque passiamo subito al comunicarla…..ebbene….dopo anni d’attesa (almeno per quelli che la seguono e i suoi attaccatissimi fan), la “strana”, particolare, ma bravissima cantante torna nel nostro paese, nelle date dell’ 11 e 13 Aprile prossimo e rispettivamente prima a Milano al Mediolanum Forum e poi a Roma al Palalottomatica.
Lana torna quindi due volte….prima con uno splendente album dopo due anni e, successivamente, con un tour che arriva in Italia a distanza di cinque anni. Un evento unico al quale poter prendere parte, lasciandosi trasportare dalla favolosa musica, diversa da quella che siamo abituati ad ascoltare nello scenario musicale contemporaneo, di questa in gambissima cantautrice.
Il tour inizierà a gennaio e toccherà diverse tappe europee e non, la prevendita dei biglietti virtuale o meno è già iniziata. La richiesta è elevatissima, affrettatevi allora a prenotare il vostro viaggio per non mancare a questo fantastico concerto….che vi farà sognare ed emozionare sicuramente, che vi farà fare un grandioso viaggio dentro voi stessi.
Copyright foto: psmag.com; twitter.com; www.rollingstone.com; syvology.com; www.billboard.com (foto5 e 6); pinterest.com; www.youredm.com; www.dlso.it; www.look-dei-vip.it