Home » Lo splendido borgo di Rotondella nella Basilicata

Nel profondo della penisola nella Basilicata si trova il borgo collinare di Rotondella. Chiamata così per la sua posizione unica che si affaccia sul Mar Ionio, la Rotunda Maris è anche chiamata “Il Balcone dello Ionio”. Questa è una tappa imperdibile se stai trascorrendo qualche giorno nella zona di Matera o lungo la costa ionica. Scopriamo cosa aspettarci quando la visiti.

La sua storia in breve

Rotondella è menzionata per la prima volta nel XIII secolo, ma sicuramente fu abitata già nel Neolitico e certamente fu influenzata dall’espansione della Magna Grecia nella penisola italiana. Al XVI secolo è databile l’insediamento circolare che sembra spiraleggiare sulla sommità del colle (in realtà, Rotondella è praticamente montuosa a quasi 600 metri).

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Il centro storico

Nel centro storico la maggior parte di ciò che vedrai risale al XVII e XVIII secolo. Uno dei luoghi più caratteristici di tutto il borgo sono gli archi in pietra detti Lamie di Bitonte dal nome della famiglia Bitonte che regnò nel XVII secolo. Da qui puoi anche godere di una vista panoramica a 360°!

A proposito di panorami incredibili, non perdetevi il belvedere con vista sul Mar Ionio e sul Golfo di Taranto che si estende dalla Puglia alla Calabria. Da questa prospettiva è veramente “Il Balcone dello Ionio”.

Ci sono diversi palazzi reali che vanno dal XVI al XIX secolo con il più antico di essi il Palazzo Rondinelli. Costruito dalla famiglia Agnesi, Palazzo Rondinelli conserva ancora intatta la sua torre di avvistamento (conosciuta come la Torre del Carcere) risalente all’anno 1518. Per panorami ancora più mozzafiato da un punto di osservazione più alto, mi raccomando, sali fino in cima alla torre. Non te ne pentirai!

Tra le chiese ricordiamo la Chiesa Madre o la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, edificata alla fine del 1500 con molte aggiunte nel corso dei secoli. La Chiesa di Sant’Antonio fu l’ultimo convento dedicato al santo in tutta la regione e risale all’anno 1650.

Il fascino di Rotondella

Ma oltre a tutti questi edifici storici, per la maggior parte dei turisti, la parte migliore di Rotondella sarà semplicemente passeggiare senza meta tra i suoi vicoli stretti, le scalette e gli affascinanti archi. È uno dei borghi più autentici di tutta Italia e vorrai concederti del tempo per apprezzarlo a fondo parlando con i suoi orgogliosi residenti, assaggiandone i piatti e il vino, e se sei fortunato, partecipando alle sue feste.

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Cosa assaggiare

Ci sono tre piatti in particolare che si possono trovare solo in questa zona, quindi devi per forza provarli mentre sei qui. Due di questi sono primi piatti: Pastizze (una sorta di calzone ripieno di carne, uova e formaggio) e Frizzùli ca’ middiche (pasta fatta in casa condita con pangrattato fritto o ragù di carne). Per soddisfare i più golosi, prova il Sospiro, una sfoglia a forma di spirale che riprende la forma di Rotondella stessa. Le albicocche crescono particolarmente bene in questa zona, quindi noterai che molte ricette le includono.

Nei dintorni

Se viaggi in auto, sarai molto vicino ad altre fantastiche attrazioni naturali come le Gole di Candela, ai piedi del Monte Coppolo. Attraverso guide esperte come Basilicata Adventure possono essere organizzate escursioni di trekking, passeggiate a cavallo e persino rafting a un prezzo molto ragionevole. Si pensa che lo stesso monte Coppolo sia il luogo dell’antica città di Lagaria, fondata da Epeio che costruì il cavallo di Troia.

Le feste da non perdere

Tra le feste più amate a Rotondella ricordiamo la festa di Sant’Antonio (patrono) il 13 giugno; la sagra dell’albicocca a fine giugno e inizio luglio; e la festa estiva di Rotondella da fine luglio fino alla prima metà di agosto. Nella stagione invernale, da non perdere la singolare festa dei falò dedicata a Sant’Antonio d’Abate (17 gennaio).

Leggere ancora su cosa vedere in provincia di Matera: Il Sasso Caveoso e Barisano a Matera; Policoro e Nova Siri

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a 20 km

copyright foto Lamie di Bitonte: Anna Nicoletta Menzella, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons