Entrare per la prima volta nel mercato coperto Albinelli di Modena richiama alla mente quello assai più famoso di Valencia: nonostante la differenza di dimensioni, entrambi sono carichi di una storia e tradizioni più che centenarie.
Erede del tradizionale mercato che dal Medioevo ravvivava le strade e le piazze di Modena, la genesi del Mercato Albinelli cominciò negli anni ’60 dell’Ottocento, quando le autorità cittadine iniziarono a considerare un luogo apposito in città per la vendita dei prodotti alimentari. Allora essa era svolta da venditori ambulanti che ogni giorno affollavano la vicina Piazza Grande e le vie cittadine, esponendosi spesso alle intemperie e causando problemi di congestione degli spazi pubblici.
Nei primi decenni del 1900 venne iniziato il risanamento della Contrada delle Carceri ad opera dell’allora sindaco Luigi Albinelli, dove già si trovavano i tradizionali locali delle “beccherie” (macellerie), il macello e dove si svolgeva il mercato del pesce. La via delle Carceri divenne così l’attuale via Albinelli, mentre il progetto per la costruzione del Mercato venne affidato all’ingegnere Giuseppe Tubini. Esso sarebbe comunque rimasto sula carta ancora per anni fino al 1929, quando l’Amministrazione Podestarile di Modena affidò al suo ufficio tecnico la continuazione del progetto ed iniziò le demolizioni nell’area compresa fra l’ex Contrada Carceri e via Mondatora.
I lavori furono eseguiti con una grande considerazione per la tutela dell’igiene: banchi di marmo rosa per i venditori di pesce, tubature che fornissero acqua corrente a tutti i banchi ed un sistema di deflusso dell’acqua per la pulizia del pavimento. Un peso particolare fu dato anche all’aspetto estetico, come rivelano le eleganti volute in ferro lavorato che collegano le colonne portanti e, al centro del mercato, la bellissima fontana denominata “Fanciullina con canestro di frutta”, opera dello scultore e pittore savignanese Giuseppe Graziosi. Infine, per proteggere l’accesso al mercato fu eretta una cancellata in ferro battuto.
La struttura venne inaugurata ufficialmente il 28 ottobre 1931, nono anniversario della marcia su Roma, ed è oggi inserita tra i monumenti di interesse storico nazionale dell’Italia, come custode dei valori più genuini della cultura e della cucina modenesi.
Con un traffico settimanale di 30.000 visitatori ogni settimana il Mercato Albinelli resta un luogo di vivacissima compravendita dove è possibile trovare prodotti tipici di ottima qualità a prezzi convenienti: i tortellini, lo zampone, il parmigiano e il lambrusco sono tra i prodotti più pregiati, ma non mancano altri come il prosciutto di Modena e l’aceto balsamico. Tra i suoi banchi è possibile incontrare lo chef Massimo Bottura del ristorante “La Francescana“, giudicato per l’anno 2016 il miglior ristorante al mondo.
Dal 22 Settembre, l’Albinelli offre anche un servizio di ristorazione il venerdì e il sabato dalle 18 alle 24. L’osteria “Sa Ghe'”, la polleria Artigiani del Gusto e la pizzeria Mozzabella offrono ai visitatori golose proposte di cibo e bevande nelle atmosfere dello storico mercato.
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Articolo di: A. Bondavalli