Parigi: tutti la conosciamo come una città ricca di fascino, di arte e di storia. In realtà, la Ville Lumière è molto di più e a raccontarcelo è Robert Doisneau, uno dei fotografi più importanti del Novecento.
Fino al 28 gennaio, infatti, al Palazzo Broletto di Pavia saranno esposti una settantina di scatti in bianco e nero dell’artista che, insieme ad Henri Cartier-Bresson, è considerato uno dei padri fondatori della street photography e della fotografia di reportage.
Storico palazzo del XII secolo, il Broletto si trova in Piazza della Vittoria, proprio nel cuore di Pavia. Anticamente era il palazzo comunale della città. Oggi è diventato la sede di molte istituzioni culturali ed ospita anche varie esposizioni di arte contemporanea.
Anche se è quasi impossibile fare una classifica delle opere meglio riuscite di Doisneau, non si può di certo negare che quelle che sono state scelte per questa mostra sono tra le più significative, che meglio rappresentano la visione che l’artista parigino aveva della fotografia.
“Quello che io cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere. Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere.”
La sua idea e, più in generale, il suo modo di affrontare la vita quotidiana sono descritti perfettamente nel titolo della mostra: “Robert Doisneau. Pescatore d’immagini”, come lui stesso amava definirsi. C’è una profonda similitudine tra il pescare ed il sapere attendere, anche per ore, il momento giusto, lo scatto migliore. Doisneau, infatti, aveva un approccio molto poetico ed umano con la fotografia, a volte anche ironico; per questo, è diventato uno degli esponenti più importanti della corrente “umanista” della fotografia francese.
Quello che voleva rappresentare maggiormente di Parigi e delle sue periferie era la parte più autentica, la vera anima della città, gli attimi di vita quotidiana che hanno come cornice il magico scenario della capitale francese ed i suoi luoghi caratteristici: i mercati, le gallerie d’arte, i bistrot ed i caffè in cui si trovavano abitualmente gli artisti più importanti del primo Novecento. Tra loro c’è il poeta Jacques Prévert, che è stato amico per molti anni del fotografo. Doisneau ha voluto celebrare il suo migliore amico in “Prévert au guéridon”, ritraendolo seduto al tavolino di un bar con il suo cane.
Doisneau aveva la capacità di coinvolgere tutti, indipendentemente dalla classe sociale di provenienza o dalla professione, ma i suoi soggetti preferiti, quelli più riusciti, sono i bambini e gli innamorati, immortalati nella loro naturalezza e semplicità, con le loro emozioni e sentimenti. Ad eccezione, però, di uno scatto, considerato il suo più famoso: “Le baiser de l’Hotel de Ville”, del 1950. I protagonisti sono sì due ragazzi innamorati che si baciano davanti al comune di Parigi, ma in quel momento il fotografo parigino stava realizzando un servizio fotografico e ha chiesto ai due giovani di posare per lui. La fotografia, quindi, non è stata scattata per caso.
La mostra è stata curata da due agenzie che hanno un ruolo fondamentale nella realizzazione di progetti culturali: Di Chroma Photography, specializzata in esposizioni fotografiche in tutto il mondo, e ViDi – Visit Different. Con loro hanno collaborato la Fondazione Teatro Fraschini ed il Comune di Pavia.
In questi tre mesi di esposizione, alcuni esperti saranno a vostra disposizione e realizzeranno corsi e laboratori fotografici. È un’occasione da non perdere se siete dei veri appassionati, ma soprattutto anche chi è alle prime armi o si vuole avvicinare alla fotografia avrà l’occasione per conoscere ancora di più ed entrare in contatto con questo mondo meraviglioso.
Se volete partecipare o saperne di più, trovate tutte le informazioni sul sito ufficiale della mostra: https://doisneaupavia.com/
Orari:
Martedì, giovedì, venerdì 10:00-13:00 / 14:00-18:00
Mercoledì 10:00-13:00 / 14:00-22:00
Sabato, domenica e festivi 10:00-19:00
Biglietti:
Intero 9€
Ridotto 7€
Scuole 5€
La biglietteria chiude un’ora prima dell’orario di chiusura.
Copyright foto 1: fotoinviaggio.com
Copyright foto 2: doisneaupavia.com