A poca distanza da piazza della Repubblica, nata a seguito degli interventi urbanistici verificatisi verso la fine del XIX secolo, si erge Palazzo Strozzi, uno dei monumenti fiorentini più conosciuti e più visitati. Questo edificio ospita mostre d’arte ed eventi, come la mostra Ai Weiwei. Libero, che si svolse dal 23 settembre 2016 al 22 gennaio 2017, e in cui erano presenti diversi lavori dell’artista contemporaneo Ai Weiwei, oppure la mostra Picasso e la modernità spagnola, incentrata sull’arte moderna spagnola, e che ebbe luogo tra il 20 settembre 2014 e il 25 gennaio 2015. Vediamo la storia di questo palazzo.
La famiglia Strozzi è una delle più importanti famiglie fiorentine, ed è stata una rivale della famiglia Medici. Dopo essere stata esiliata nel 1434 insieme alla famiglia Albizi, tornò a Firenze nel 1437. Alessandra Strozzi mandò i suoi figli a imparare l’arte della mercatura. Nel 1458 essi ricevettero dai Medici il divieto di abitare prima a cento e poi a cinquanta miglia da Firenze; otto anni dopo tornarono in città. Fu proprio uno di loro, Filippo Strozzi, a dare il via alla costruzione del palazzo nel 1489. Non vide il completamento dell’edificio perché morì nel 1491.
Venne realizzato un modellino in legno del palazzo, giunto fino a noi, da Giuliano da Sangallo, l’architetto preferito di Lorenzo il Magnifico. Tra coloro che si occuparono della costruzione ci furono Simone del Pollaiolo, detto “il Cronaca”, e Baccio d’Agnolo. L’edificio fu ultimato nel 1538, ma i figli di Filippo lo abitarono intorno al 1505, ossia dopo il completamento del piano terra e dei primi due piani. Il cornicione non fu completato a causa dei contrasti tra gli eredi di Filippo Strozzi. Tra il 1886 e il 1889 l’architetto Pietro Berti ristrutturò il palazzo su commissione del principe Piero Strozzi. La famiglia Strozzi mantenne la proprietà del palazzo sino al 1937, quando fu acquistato dall’Istituto Nazionale delle Assicurazioni. Nel 1999 lo Stato ottenne il palazzo dall’Istituto.
Non è un caso che le dimensioni dell’edificio superino quelle di Palazzo Medici, al quale peraltro assomiglia. Al centro dell’edificio si trova il cortile realizzato da Simone del Pollaiolo, le cui colonne sono in ordine corinzio. Al primo piano c’è una cappella costruita dall’architetto Gherardo Silvani. La facciata presenta due serie di finestre, su ognuna delle quali è ben visibile lo stemma della famiglia. Al piano terra ci sono tre ingressi e una serie di finestre rettangolari, e al suo interno si può ammirare la sala Ferri. I saloni aventi le finestre a bifora sono al Piano Nobile.
Ci sono ben quattro istituti all’interno del palazzo: la Fondazione Palazzo Strozzi, la Scuola Normale Superiore di Pisa, il Gabinetto Vieusseux e l’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento. Si può raggiungere il palazzo tramite un taxi oppure servendosi delle linee C2, 6, 11 e 22 dell’ATAF.
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