Scendiamo nel profondo sud della penisola della Calabria. Questa è una regione misteriosa e sebbene bella (famosa soprattutto per la sua costa) molte delle sue zone rimangono praticamente sconosciute. I borghi che sembrano essere stati quasi scaricati sul fianco roccioso della montagna sono veramente numerosi, ma ce n’è uno in particolare che spicca: il paese fantasma di Pentedattilo.
“Cinque dita”
Pentedattilo si trova in cima allo scosceso Monte Calvario a 250 metri sopra il livello del mare. Il nome deriva dal greco “cinque dita” (pente daktylos) a causa della somiglianza delle montagne con una mano. Fu, infatti, una colonia greca durante il VII secolo a.C. e grazie al suo isolamento, di fatto conservò la lingua greca fino alla fine del 1800. Da allora, come la maggior parte della penisola italiana, è stata abitata da ogni sorta di popolazione dai Bizantini ai Saraceni ai Normanni.
Una leggenda famigerata
Le sue famiglie regnanti più famose sono legate a quello che è noto come il massacro degli Alberti. Gli Alberti erano i marchesi di Pentedattilo alla fine del 1600 che erano in feudo con una vicina famiglia regnante di Montebello Jonico, gli Abenavoli. Come di consueto, ci fu un interesse romantico che li portò al punto di rottura fino a tal punto da causarne il massacro dell’intera famiglia Alberti, compreso un bambino di 9 anni. La leggenda vuole che si possano ancora sentire le urla provenienti da ciò che resta del castello.
Abbandonata
È difficile immaginare come qualcuno avrebbe potuto vivere qui, anche nei tempi antichi. A prima vista sembra completamente inospitale. Le rocce a picco, l’isolamento e il clima arido la fanno sembrare più un pianeta di Star Wars che un borgo italiano. Dopo il devastante terremoto alla fine del 1700, la popolazione diminuì fino al punto di completo abbandono negli anni ’60. È solo negli anni ’90 con l’aiuto di varie associazioni e volontari in tutta Europa che Pentedattilo è resuscitato.
Pentedattilo Oggi
Oggi è ancora estremamente isolato nonostante si trovi a soli 6 km dallo splendido Mar Ionio e dal comune di Melito di Porto Salvo. Ci sono solo una manciata di veri residenti ma la rivitalizzazione ha creato un mercato per piccole botteghe artigiane e prelibatezze locali che sono in grado di sopravvivere ai turisti in cerca di un’avventura insolita. Il borgo è diventato anche una location unica e improbabile (o forse no, se si considera che il luogo stesso sembra un set cinematografico) per un film festival che si svolge tipicamente a settembre.
La città più vicina è Reggio Calabria (a 30 km) dove è possibile prendere un autobus, un treno o noleggiare un’auto per raggiungere Melito di Porto Salvo oppure Saline Joniche. Da uno di questi due paesi è possibile raggiungere Pentedattilo sia in autobus che a piedi. In ogni caso, indossa scarpe comode e se decidi di salire su per la collina, ci vorranno circa 2-3 ore.
Te lo possiamo garantire, avrai una storia unica da raccontare diversa dai tuoi viaggi precedenti!
Leggi ancora su altri “borghi fantasmi” italiani: Calcata e Civita di Bagnoregio.