Le antiche rovine di Pompei si trovano a sud di Napoli. Insieme al vicino Ercolano, si è per sempre conservata per i posteri dopo una massiccia eruzione del Vesuvio quasi 2000 anni fa. È un patrimonio mondiale dell’UNESCO e secondo me dovrebbe essere nella lista dei desideri di tutti su cosa vedere nella vita!
La vita a Pompei
La vita a Pompei era buona: una “bella vita” si potrebbe dire. Il terreno era ricco e fertile; la posizione sul Golfo di Napoli era perfetta. I residenti non sapevano che l’incombente montagna, che faceva da sfondo alla loro piacevole vita, era una bomba a orologeria. Non potevano saperlo perché il Vesuvio era stato inattivo per 1.800 anni.
I primi segni di allarme
Il primo avvertimento fu nell’anno 62 d.C. quando si verificò a Pompei un grave terremoto e causò effettivamente uno tsunami che raggiunse addirittura Ostia, il porto di Roma. Grande danno fu fatto alla città a causa che fu costruita su un terreno molto fragile. Le prove dimostrano che molti dei templi e l’arte preziosa furono prima danneggiati e successivamente riparati in questo terremoto. Furono fatti sacrifici agli dei per chiedere misericordia. La gente era terrorizzata ed è stato registrato anche che molti impazzirono.
L’eruzione del Vesuvio
Gli dei devono essere ancora molto arrabbiati perché il corso della storia sarebbe cambiato per sempre. Verso il mese di agosto dell’anno 79 d.C. Plinio il Vecchio, a quel tempo capo della flotta romana, ci lasciò un resoconto dei testimoni oculari. C’era stato un terremoto che aveva scosso la zona, distrutto gli acquedotti e lasciato un profumo di zolfo nell’aria. Ciò che sarebbe accaduto dopo era al di là di qualsiasi cosa avessero potuto comprendere. Il Vesuvio ha scatenato la sua rabbia e letteralmente fatto esplodere la sua parte superiore espellendo gas, detriti e ceneri in aria fino a 33 km.
Migliaia di persone fuggirono quando la tempesta di grandine di pomice, cenere e tufo iniziò a precipitare su Pompei. Si stima che il 90% della popolazione sia riuscita a rifugiarsi lontano dalla città durante l’eruzione che durò 3 giorni. Ma non era ancora finita. Una serie di flussi piroclastici esplose dal vulcano e demolì per prime le città di Ercolano, Boscoreale, Oplontis e Terzigno. Le esplosioni che raggiunsero Pompei avrebbero decimato la città e le circa 2000 povere anime che erano ancora lì. Questa fiorente città sarebbe rimasta lì, sotto la cenere, per altri 1.500 anni.
Il Parco Archeologico di Pompei
Fortunatamente per noi, l’ultima eruzione è stata nel 1944, e gli scavi iniziarono a rivelare i misteri di Pompei a partire dal 16 ° secolo e tuttora continuano. È uno dei siti più studiati in tutto il mondo. Il Parco Archeologico di Pompei attira circa 2 milioni di visitatori ogni anno, quindi ovviamente la curiosità per questa antica cultura è universale!
Top 10
Per apprezzare il Parco al massimo, dovresti dedicare un’intera giornata solo per vedere i punti più importanti (e questo è solo Pompei, senza nemmeno considerare Ercolano e il Vesuvio). L’area è divisa in 9 aree chiamate “regio” e ognuna comprende una moltitudine di rovine. Ecco un elenco essenziale per iniziare, ma fai le tue ricerche in anticipo!
- Teatri: l’Odeon e il Teatro Grande (consiglio: mettiti al centro dell’Odeon e parla per sentire la tua voce amplificarsi).
- L’Orto dei Fuggiaschi: rendere omaggio ai 13 corpi in gesso che cercavano invano di fuggire.
- Amfiteatro: con la sua capacità di 20,000 persone nella sua gloria.
- Lupanare: il bordello. Erotica a bizzeffe qui! (molte spiegazioni da fare se hai piccoli che ti accompagnano).
- Praedia di Giulia Felice: parte dei primi scavi e veramente sorprendente.
- Casa del Fauno: una fantastica villa con affreschi e mosaici.
- Villa dei Misteri: la villa più sorprendente scavata probabilmente appartenente alla famiglia più ricca di Pompeii.
- Il Foro: il centro della vita quotidiana.
- Le Terme del Foro: non sono quelle più grandi ma forse quelle più conservate.
- La Palestra Grande: la palestra di antichità.
Consigli
Un altro consiglio è di tenere presente che il meglio di Pompei è in realtà conservato a Napoli nel Museo Nazionale di Archeologia. Nel 1700, il re di Napoli ordinò il trasferimento di tutti i migliori manufatti del sito e lì rimasero. Se sei un vero appassionato di storia o archeologia, allora è assolutamente da vedere.
Si consiglia vivamente di fare una visita guidata con una guida esperta. Ricorda di indossare scarpe molto comode (questo è un sito gigantesco con strade ghiaiose), un cappello, occhiali da sole e crema solare perché una volta dentro le rovine non c’è praticamente alcun riparo dai raggi del sole. Puoi portare acqua nel parco e spuntini, ma non portare uno zaino enorme (non consentito). Sul posto è presente un ristorante.
I visitatori con bambini piccoli e disabili possono usufruire del percorso “Pompei per tutti” per rendere la loro visita più accessibile.
Come arrivare
Grazie alla sua popolarità, Pompei è molto ben collegata. Se arrivi in treno, puoi prendere la Circumvesuviana Napoli-Sorrento che si ferma a Pompei Villa dei Misteri. La Circumvesuviana Napoli-Poggiomarino si ferma a Pompei Santuario. La FS linea Napoli-Salerno ferma a Pompei. Ci sono 3 ingressi al Parco. Da Napoli e Salerno, puoi prendere l’autobus SITA o BUSITALIA.
Consulta il sito ufficiale del Parco Archeologico di Pompeii per ampie informazioni e aggiornamenti sulla riapertura dopo la chiusura di COVID-19.
Anche in circostanze normali, non aspettarti che tutte le aree del sito siano aperte ai visitatori in qualsiasi momento. Questo è uno scavo in corso e molte aree si chiudono in vari momenti durante l’anno.