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Oltre 40 reperti del Museo Paolo Orsi di Siracusa esposti a Sortino

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Convegno “Pantalica, un sito siciliano tra Protostoria e Medioevo”

Oltre 40 reperti del Paolo Orsi di Siracusa esposti a Sortino

Antiquarium medievale, sabato 16 dicembre l’inaugurazione

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Foto: da sinistra Luigi Ingaliso del Dipartimento Scienze umanistiche dell’Università di Catania; Rosalba Panvini, soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Siracusa; Vincenzo Parlato, sindaco di Sortino; Silvano La Rosa, presidente del Consorzio universitario Archimede; Mario Blancato, coordinatore del convegno

Siracusa, 12 dicembre 2017 – Un evento nell’evento. Sarà realizzata nell’Antiquarium medievale di Sortino, nell’ambito del convegno “Pantalica, un sito siciliano tra Protostoria e Medioevo”, una mostra di oltre 40 reperti che fanno parte delle collezioni del Museo archeologico regionale Paolo Orsi di Siracusa. Una parte degli oggetti, esposti per due mesi nella mostra che sarà inaugurata sabato 16 dicembre alle ore 12,00 proviene infatti dall’attuale percorso espositivo del Paolo Orsi, mentre un’altra dai depositi.

E’ questa la novità annunciata stamattina, nel corso della conferenza stampa di presentazione del convegno “Pantalica, un sito siciliano tra Protostoria e Medioevo, in programma al cinema Italia di Sortino il 15 dicembre dalle ore 15 e il 16 dicembre dalle ore 9. Una due giorni di studi su Pantalica durante cui verrà inaugurata la mostra che, fino al 16 febbraio 2018,  darà a residenti e turisti la possibilità di ammirare reperti archeologici della necropoli di Pantalica. Si tratta di pezzi significativi, risalenti a un periodo compreso tra la metà del XIII secolo  e l’VIII secolo a. C., che mostrano corredi funerari trovati nelle oltre 5.000 tombe della Necropoli, con altri oggetti (monili e anelli, fibule, vasi, pugnali, rasoi, brocche e lekythoi), che indicano lo stile di vita povero e spartano delle popolazioni primitive.

Alla conferenza stampa di stamattina ha partecipato Vincenzo Parlato, sindaco di Sortino, che ha precisato:

«L’obiettivo principale dell’amministrazione è di sostenere un piano concreto di valorizzazione e promozione del nostro grande patrimonio artistico, archeologico e paesaggistico. E questo per due motivi: perché avvertiamo tutto l’orgoglio di appartenere a un territorio che è impregnato di protostoria e di storia millenaria e perché i beni culturali e il patrimonio di memorie e di ricordi, monumentali e archeologici possono servire da traino e da supporto strategico per uno sviluppo ecosostenibile di tutto il nostro territorio. Perciò, per questi due eventi, il convegno e la mostra, che si preannunciano imponenti, intendo ringraziare l’Università degli Studi di Catania, la Soprintendenza, il Consorzio Universitario Archimede, il Museo Paolo Orsi  e il Comitato Tecnico per la valorizzazione dei Beni culturali del Comune di Sortino da me fortemente voluto e sostenuto».

Ha aggiunto Rosalba Panvini, soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Siracusa:

«Il convegno e la mostra accenderanno i riflettori su Pantalica, in un’iniziativa di alto valore culturale in quanto sarà fatto il punto effettivo su questo sito della protostoria siciliana, mettendolo in relazione con altri complessi coevi e puntando l’attenzione su un momento particolare della Sicilia, quello tra il XII e il IX secolo a. C. Quello di venerdì e sabato sarà insomma un appuntamento prezioso per mettere a punto tutti gli studi e per trovare occasioni di confronto e di riflessioni».

Silvano La Rosa, presidente del Consorzio universitario Archimede ha ricordato come

«l’obiettivo del Consorzio sia di promuovere la ricerca e la cultura. E quale cultura più importante può esserci, a Siracusa, se non quella di Pantalica, un sito sconosciuto a molti e che, grazie a un evento simile, avremo l’occasione di comprendere in maniera molto più approfondita?».

Presente anche Luigi Ingaliso del Dipartimento Scienze umanistiche dell’Università di Catania:

«Come per ogni evento scientifico – ha spiegato – un aspetto molto significativo della due giorni sarà la pubblicazione degli atti, a cura dell’Università. E ciò consentirà, non solo la circolazione delle idee, ma anche la possibilità di avere un punto stabile da cui partire per poter realizzare, in futuro, altri interventi di ricerca o di promozione del sito. Da non sottovalutare poi anche un altro aspetto, ovvero la promozione di Pantalica e le ricadute sociali che le ricerche possono avere non solo per le popolazioni che vivono nel territorio ma per l’intera Sicilia».

Ha concluso Mario Blancato, coordinatore del convegno, ringraziando Maria Musumeci, dirigente responsabile Polo Regionale Siracusa per i siti e i musei archeologici – Museo archeologico P. Orsi, per la sua sensibilità nel volere l’evento della mostra e i ragazzi di Sortino, che si stanno impegnando con lui, tra i quali il giovane assessore Sebastian Custode:

«Sulla base scientifica del convegno costruiremo un nuovo sistema di sinergia con gli altri enti per impostare finalmente un piano strategico di valorizzazione del territorio, che fuoriesca dalla provvisorietà. Un tavolo con la Soprintendenza, l’Azienda forestale e il governo regionale perchè da Sortino, Ferla Cassaro, dai Comuni montani venga fuori un modello di sviluppo, che si basi sul turismo e sulla valorizzazione dei nostri prodotti locali».

Copyright foto: ufficio stampa evento