È un traguardo ragguardevole quello della “Sagra dei Osei”, la Sagra degli Uccelli di Sacile (in provincia di Pordenone), che quest’anno si ripropone per la settecentoquarantacinquesima volta. La manifestazione – che senza dubbio non conosce età e di cui si ha notizia sin dal lontanissimo 1274 dalle carte dell’allora patriarca Raimondo Della Torre – si svolge tutt’oggi nonostante le controversie e le contraddizioni della vita contemporanea: incarna infatti uno di quei rari casi in cui la continuità della tradizione ha la meglio su tutto, rimostranze animaliste comprese. Identificata quale “Fiera Nazionale Specializzata, Mostra Mercato Esposizione Uccelli” la Sagra ha consolidato il suo mercato/esposizione di volatili dal 1909 e col passare del tempo ha prestato sempre più attenzione alla sua dimensione festosa ed è persino diventata fonte d’ispirazione di numerosi artisti principalmente per la realizzazione del suo manifesto promozionale (ormai diventato ambitissima preda dei collezionisti), che ogni anno è oggetto di un concorso internazionale dedicato alla fantasia creativa di famosi disegnatori e grafici.
Inoltre, pur essendo una delle sagre popolari più antiche d’Europa, la “Sagra dei Osei” di fatto costituisce la più importante rassegna avicola presente nel Vecchio Continente e, sia in territorio nazionale che Oltralpe, è rinomata non solo per la gara dei professionisti europei di chioccolo (richiamo per uccelli) ma in special modo per il celebre concorso canoro che vi si tiene al fine di premiare, tra le migliaia di uccelli presenti, i migliori cantori di ogni categoria tra le specie in concorso (cardellini, lucherini, merli, peppole, quaglie, tordine, fringuelli, tordi sassello e tordi bottaccio) con l’elezione del “Tordo Nazionale”.
Ad arricchire la Sagra di contenuti, le esposizioni tematiche dedicate alla specie cunicola, a quella avicola di Alpe Adria e agli animali da cortile faranno da contrappunto agli eventi collaterali in programma, che prevedono il concorso di mieli regionali “Città di Sacile”, la proposta dei vini friulani D.O.C. e una mostra canina. Ma pure un tour fluviale lungo il fiume Livenza (che scorre placido a lambire la cittadina) e le visite guidate di Sacile, tanto per non farsi mancar nulla!
Tra le novità di questa edizione targata 2018 (in calendario domenica 19 agosto, seppure con qualche anticipazione già da sabato 18 agosto) figurano una performance di arcieri e sbandieratori che intratterranno il pubblico con le loro scenografiche abilità, un Luna Park in stile vintage per regalare ai visitatori un pizzico di insolito divertimento retrò e “La Piccola Venezia”, per tutti coloro che nel corso delle due giornate del fine settimana avranno voglia di concedersi una gita turistica in gondola sul Livenza, attraverso Sacile e i suoi scorci da cartolina.
Espressione vivida e incomparabile di certa parte del patrimonio culturale locale, la “Sagra dei Osei” celebra gli uccelli da ornamento e da voliera e dimostra senza timore di smentite che l’interesse per il settore ornitologico non è solo stabilmente radicato in Friuli Venezia Giulia ma è in grado di travalicare barriere e confini: al di là di qualsiasi limitazione di carattere ideologico essa sopravvive al Tempo e alle mode per rinnovarsi e perdurare, dall’Italia all’Europa. E oltre ancora…
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