Pesce fresco, vino, folclore, musica e mare…il tutto all’interno della cornice della splendida Riviera dei Ciclopi, decantata da Omero nella sua Odissea. Chi si trovava a passare da Aci Trezza, piccolo borgo di mare del comune di Aci Castello, in provincia di Catania, nei giorni dal 9 all’11 giugno scorsi si è imbattuto in una delle sagre marinare più antiche del territorio: la Sagra del Pesce spada di San Giovanni ad Aci Trezza. Una manifestazione che da ventotto anni viene realizzata in occasione dei solenni festeggiamenti del Santo Patrono San Giovanni Battista, che si celebra sabato 24 giugno.
Per gli abitanti di Aci Trezza il pesce spada è uno dei prodotti simbolo del paese, portato alla riva dalle spadare e venduto in ogni parte della Sicilia. In origine (nel 1960) la sagra del pesce spada era chiamata “Il padellone” e nasceva come festa del pesce fritto nella mega padella. Sospesa e ripresa negli anni ‘80 è diventata oggi una delle manifestazioni gastronomiche e folcloristiche più seguite della Sicilia orientale. Per degustare il pesce spada il turista doveva raggiungere lo Scalo di Alaggio, nei pressi del porto, dove si trovavano installate quattro grandi griglie. Lì il pesce veniva cucinato e sapientemente condito con olio, origano, sale e insalata fresca e accompagnato dall’immancabile bicchiere di buon vino bianco insieme al pane di casa. Una vera delizia per il palato. La cucina siciliana fa del pesce del resto il suo fiore all’occhiello, e questa manifestazione lo ha dimostrato ancora una volta. Non è però finita qui. Sempre allo scalo d’alaggio si poteva anche acquistare qualcosa con le bancarelle che esponevano oggetti di artigianato e prodotti tipici locali.
La sagra del pesce spada è stata anche l’occasione per i turisti (sempre numerosi in questo periodo estivo) per ammirare le bellezze del piccolo borgo di pescatori decantato da Giovanni Verga e illustrato da Luchino Visconti ne “La terra trema”. In particolare ad Aci Trezza è possibile visitare la Casa del Nespolo (l’abitazione dei Malavoglia) e la Chiesa di San Giovanni Battista. E perché no, dopo il pesce spada, sarebbe ottimo degustare anche un buon gelato in uno dei tanti bar della zona o prendere una bibita in uno dei chioschi del lungomare. Da Verga ad Omero: si, perché di Aci Trezza si trovano tracce persino nell’Odissea. Il panorama di Aci Trezza è dominato infatti dai faraglioni dei Ciclopi: pittoreschi scogli basaltici che, secondo la leggenda, furono lanciati da Polifemo ad Ulisse durante la sua fuga. Poco distante dalla costa (a circa 400 m di distanza), è presente l’Isola Lachea, identificata con l’omerica isola delle Capre e che attualmente ospita la sede di una stazione di studi di biologia dell’Università degli Studi di Catania. Tutta l’area è riserva marina dal 2004.
Vi siete persi la manifestazione? Non preoccupatevi…dal 7 al 9 luglio la sagra del pesce spada sarà replicata. Venite in quelle date in Sicilia e scoprite i sapori e le bellezze di Aci Trezza!