Santa Maria di Leuca nel Salento: “De Finibus Terrae”

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De Finibus Terrae in latino significa “ai confini della terra” e per i romani, e probabilmente per molte persone che vennero ancora prima di loro, Santa Maria di Leuca era proprio questo. E’ il punto più estremo della penisola italiana dove si incontrano lo Ionio e l’Adriatico ed è a dir poco, spettacolare. È tutto ciò per cui il Salento è diventato famoso e non solo: coste mozzafiato, cibo eccezionale, ospitalità e feste profondamente radicate nella tradizione.

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Un po’ di storia su Leuca

Sotto il punto di vista geografico, Santa Maria di Leuca (spesso chiamata semplicemente “Leuca”) si trova sulla punta del tacco d’Italia, nella provincia di Lecce. Oppure, per gli appassionati di storia, è sull’antico promontorio di Japigio che divide l’Adriatico dallo Ionio, oggi chiamato Punta Meliso. In molte delle numerose grotte marine di Leuca sono state ritrovate tracce di vita risalenti ai Neanderthal, fino all’epoca messapica, greca e romana.

Il Santuario della Madonna di Leuca

Il nostro viaggio verso Santa Maria di Leuca inizia a Punta Meliso al Santuario della Madonna di Leuca o De Finibus Terrae. Le sue origini risalgono all’epoca pagana, quando fungeva da tempio alla dea Minerva dove si fermavano i marinai che facevano il giro del promontorio. L’attuale santuario risale all’anno 1700 e si ritiene che sia il sesto ad essere costruito nella tradizione cristiana.

Dire che questo santuario è molto venerato dalla gente del posto e dai pellegrini provenienti da tutta la regione e oltre sarebbe un eufemismo. Si pensa che lo stesso San Pietro sia passato di qui nel 43 d.C. in viaggio verso Roma. Ma è la devozione alla Beata Vergine che continua ad attirare qui i fedeli dall’anno 365 dC. Sull’altare si può ammirare un magnifico ritratto della Vergine Maria di Palma il Giovane.

La festa del 15 agosto

Senza ombra di dubbio, l’evento più atteso di Leuca dell’intero anno è la celebrazione che si svolge il 15 agosto in occasione dell’Assunzione di Maria. Una delle caratteristiche più degne di nota delle feste salentine sono le sue luminarie ed a partire dal 13, la Piazza Redentore, il Piazzale Basilica e il lungomare si illuminano con magiche strutture luminose a LED il cui look viene completamente reinventato ogni anno.

La processione da terra a mare

Tradizionalmente, i devoti pellegrini iniziano il loro viaggio a piedi camminando nella notte e arrivando al Santuario all’alba del 14. Il 15 si svolge una processione religiosa dove centinaia di cittadini insieme a una banda musicale portano la Beata Vergine verso il porto.

Quello che ne consegue è una delle feste più impressionanti di tutta Italia. Intorno alle 17, la processione terrestre si trasforma in processione marittima quando la Beata Vergine viene deposta su una barca insieme a una flotta di piccoli pescherecci. Uno spettacolo pirotecnico sulla Baia di San Gregorio conclude la celebrazione con esplosioni di colori che si riflettono sull’acqua e sulla costa circostante.

La cascata monumentale

A proposito di colori, un’altra gioia per gli occhi è la cascata monumentale e il faro situati proprio sotto il santuario. Inaugurato nel 1866, la luce del faro è visibile a 40 km di distanza ed è il secondo più alto d’Italia dopo Genova. La cascata è stata realizzata nel 1939 per commemorare l’apertura dell’Acquedotto Pugliese nel Salento. Nel 2015 è stato installato un innovativo sistema di illuminazione e da allora la cascata è stata aperta più frequentemente durante tutto l’anno. Sarà aperta per la celebrazione anche il 15 agosto.


Il mare di Leuca: un vero paradiso

Leuca è un paradiso per chi è appassionato dei tuffi, del nuoto, dello snorkeling e delle immersioni subacquee. La combinazione di acque cristalline, scogliere a strapiombo e grotte marine la rendono il paradiso degli avventurieri. Molte delle centinaia di grotte marine che costellano il promontorio possono essere esplorate via mare e persino via terra.

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Alcune delle grotte sono state chiuse per conservare ed esplorare ulteriormente la loro preziosa archeologia, come la Grotta Porcinara. Sempre su Punta Ristola si trova la Grotta del Diavolo che i locali hanno chiamato per i suoni inquietanti che emanano (ovviamente di origine naturale). Che sia in barca o sott’acqua, il modo migliore per godere di tutto ciò che Leuca ha da offrire è scegliere un professionista che ti aiuti ad esplorare la costa.

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Questa è solo “la punta dell’iceberg” (o in questo caso, del promontorio) delle meraviglie di Santa Maria di Leuca! Dopo aver visitato questo luogo straordinario, puoi decidere tu stesso se è davvero Finibus terrae, dove finisce la terra, o forse è dove inizia.

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cascata foto copyright: Pro Loco Leuca Facebook