Sirmione: il paese delle grotte di Catullo

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Il Lago di Garda è considerato una delle bellezze più importanti e incantevoli del Nord Italia, uno specchio d’acqua dolce che si estende per oltre 2300 chilometri quadrati fra le regioni Lombarda e Veneto, cinta a nord dalle maestose Dolomiti del Brenta e a sud dalla città d’arte di Mantova. Meta vacanziera famosissima per gli amanti della cultura, degli sport acquatici, della natura e del sole, il Lago di Garda sfoggia una infinità di graziosi paesi e sentieri panoramici per ammirarne tutta la bellezza, ma se avete in programma un salto da quelle parti dovrete obbligatoriamente fare una sosta a Sirmione, il piccolo gioiello della sponda meridionale del lago.

Sirmione: la perla del Lago di Garda

Chiamato per l’appunto la ‘punta di diamante’ o la ‘perla’ del Lago di Garda, questo paese di poco più di 8000 abitanti diventa estremamente vivo durante il periodo estivo grazie ai moltissimi turisti che accorrono per visitare i suoi edifici storici, per lasciarsi incantare dai meravigliosi colori del lago ed anche per i numerosi e raffinati negozi ed alberghi presenti.

La cittadina di Sirmione colpisce già per la sua collocazione nel Lago di Garda: è situata nella parte meridionale del lago – ancora sponda lombarda – al termine di una lunga penisola che divide in due la zona lacustre fra Desenzano e Peschiera del Garda. La parte finale di questa lingua di terra racchiude il centro storico e tutte le meraviglie culturali presenti, ed ha la particolarità di essere accessibile solo attraversando il ponte della Rocca Scaligera, l’imponente castello di Sirmione posto a difesa dell’abitato interno. Il nome del paese deriva presumibilmente dal greco ‘Syrma’ che indicava vesti teatrali con lunghi strascichi fino a terra; il significato di strascico si riferisce infatti alla posizione geografica di Sirmione, posta alla fine della stretta penisola che reca l’omonimo nome.

La storia di Sirmione in breve

Questa piccola città del Garda ha origini altrettanto antiche ovviamente: molto nota in epoca romana, Sirmione era un centro urbano piuttosto famoso, posto vicino alla via Gallica e teatro di numerosi scontri; a testimonianza del periodo rimangono i resti della villa romana e delle grotte di Catullo, assolutamente da visitare. Spostandosi in epoche più recenti, nel 1197 la città venne incorporata nella provincia di Verona, dove vi rimarrà – fatta eccezione per una parentesi veneziana – fino al dominio Napoleonico. Dopo il congresso di Vienna del 1816, infatti Sirmione diventa parte integrante della regione Lombarda, sotto le direttive della provincia di Brescia, fino ai giorni nostri.

Da visitare in un weekend o anche in giornata

La perla del Lago di Garda è da apprezzare anche per le sue dimensioni: occupando un territorio molto circoscritto, è facilmente visitabile anche in un weekend, o persino in una sola giornata se ben organizzati. Arrivando dalla via principale (via XXV Aprile) e seguendo per il porto si giunge all’inizio dell’abitato, nei pressi del Castello Scaligero, anche se vista l’alta affluenza di turisti è consigliabile cercare parcheggio qualche centinaio di metri prima e godersi una passeggiata in riva al lago fino al castello.

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Il Castello Scaligero

Arrivati all’inizio dell’abitato, il primo luogo da visitare è proprio l’imponente Castello di Sirmione. Edificato durante la seconda metà del XIII secolo da Mastino I, appartenente alla famiglia della Scala, aveva sia scopo difensivo che di controllo del porto, e nel corso dei decenni (in particolare durante la dominazione della Repubblica di Venezia) subì varie modifiche difensive e migliorie, inclusa la splendida darsena che vediamo oggi. L’interno del castello è visitabile tutto l’anno e grazie agli ultimi restauri è possibile ripercorrere tutti i camminamenti di ronda delle mura ed arrivare sulla sommità della torre più alta del castello, da dove si può ammirare una vista eccezionale. Per consultare il sito ufficiale del Castello, cliccare qui.

Il centro storico e le terme

Una volta ridiscesi, si può entrare nella vera e propria cittadina di Sirmione, seguendo la moltitudine di vicoli e vie costellate di palazzi e chiese storiche, fra le quali (se sarete affamati) troverete probabilmente più ristoranti che persone. La via principale vi condurrà alle famose terme di Sirmione, dove potersi rilassare tutto il pomeriggio, ma se invece vorrete proseguire nella camminata giungerete fino al Parco Callas Arena, un non troppo ampio ma curatissimo e florido parco dedicato alla famosa soprano Maria Callas.

Continuando a percorrere l’ampio viale del parco fino alle sponde del lago, troverete la stazione di pompaggio delle terme, dietro la quale è nascosta la versione economica e pubblica delle sopracitate terme. Si tratta infatti di una sorgente da dove sgorga acqua calda che si raccoglie in piccole piscine naturali e che si immette direttamente nel lago, cui contrasto con l’acqua fredda risulta molto piacevole; val la pena trascorrerci un po’ di tempo se non soffrite troppo l’odore di zolfo presente. 

Le grotte di Catullo

Superate queste terme improvvisate, bisogna proseguire fino alla punta più estrema di Sirmione, che ospita il complesso più importante ed antico della penisola: le grotte di Catullo. Tecnicamente non si tratta di grotte, né è certo siano appartenute a Catullo stesso, ma sono gli splendidi resti archeologici di un’antichissima villa romana, costruita fra il primo secolo a.C. ed il primo secolo d.C. In alcuni versi del Carme 31 il poeta romano descrive il ritorno alla sua dimora a Sirmione, e questo fece pensare che i resti fossero proprio quelli della sua domus.

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Le grotte di Catullo

Successivi studi datano però la realizzazione della villa dopo la morte di Catullo, facendo pensare così ad un ricco e facoltoso proprietario della zona collegato alla famiglia imperiale. La villa rappresenta un’opera straordinaria: oltre a essere ben conservata è una testimonianza delle incredibili capacità architettoniche romane. Essa è collocata in cima al declivio roccioso della punta estrema dell’abitato di Sirmione, misura oltre 120 metri per 105, e sfoggia numerose terrazze e porticati affascinanti, oltre a un cortile che ospita un uliveto secolare.

Il piano nobiliare – dove si trovavano gli alloggi del proprietario – risulta il più rovinato, dato che nei secoli il sito è stato spesso ‘confuso’ con una cava, venendo privato di centinaia di pietre millenarie. Gli altri due piani presentano minori danni, con ancora intatto l’intero perimetro della villa, i porticati e i colonnati, così come l’enorme cisterna che serviva a raccogliere l’acqua utile alle attività quotidiane. Per tutti i dettagli, consultare il sito ufficiale cliccando qui.

Jamaica Beach: Come terminare la visita alla grande

Proprio al di sotto del picco che ospita la villa ed il museo inoltre c’è il luogo ideale per terminare un weekend o la giornata trascorsa a Sirmione: Jamaica Beach. Questa particolare spiaggia è formata da lastroni di pietra chiara che partendo dalle pendici delle grotte di Catullo si buttano nel lago, che in questo punto ha un’acqua limpidissima e colori cristallini. Fino a poco tempo fa l’accesso risultava piuttosto difficoltoso e spesso si finiva per percorrere l’ultimo tratto con le ginocchia immerse nell’acqua, ma ora è stato creato un semplice sentiero che parte da un piccolo cancello al termine della via che conduce alla villa romana. Con le grotte di Catullo che incombono alle spalle e l’incantevole scenario del lago di Garda di fronte, questi rasserenanti lastroni chiari sono solo l’ultima delle imperdibili meraviglie che costellano il lago, e l’interessantissimo centro di Sirmione. 

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L’acqua cristallina del lago

Articolo di: T. Ferrari