Home » Il Museo Paleolitico di Isernia in Molise
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Superficie archeologica con ossa animali

Il sito archeologico di Isernia  è tra i più importanti e antichi d’Europa, infatti i reperti hanno una datazione che va da 500.000 a 700.000 anni fa: periodo in cui questa area è stata frequentata a più riprese da gruppi di antenati dell’uomo moderno. Nel museo si trova la ricostruzione di una porzione della superficie archeologica che contiene le ossa di bisonti, rinoceronti, elefanti, orsi, ippopotami e cervidi che rappresentano i resti delle attività di caccia e di sfruttamento delle risorse animali.

A tali reperti, si aggiungono strumenti in calcare e schegge in selce che sono stati abbandonati lì dagli uomini 600.000 anni fa. Si tratta di rinvenimenti che testimoniano l’attività di macellazione e di sfruttamento delle carcasse animali, a loro volta confermate dalle tracce presenti sui reperti ossei, come fratture intenzionali, strie dovute all’attività di taglio dei reperti litici, e dall’abbondanza di schegge in selce che riportano tracce di attività di taglio della carne.

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Dente del bambino rinvenuto nel sito di Isernia

Nel 2014 c’è stata un’altra importante scoperta avvenuta durante l’attività di scavo, ossia il rinvenimento del reperto umano più antico d’Italia: un incisivo da latte di un bambino deceduto all’età di circa 5 anni. Il dente mostra caratteristiche particolari che non si ritrovano negli altri reperti rinvenuti in Europa ed è stato attribuito a Homo heidelbergensis che era presente in Europa 600.000 anni fa ed è l’antenato dell’Uomo di Neanderthal.

Questo giacimento è importante anche per lo studio della cronologia del Quaternario del Bacino Mediterraneo, infatti contribuisce alla ricostruzione del paleoambiente floristico e faunistico del Pleistocene. Ad arricchire le sale espositive del museo, numerose vetrine con i reperti più importanti, pannelli didattici e uno schermo interattivo con contenuti audio e video che permette ai visitatori di avere maggiori dettagli sulla superficie archeologica rappresentata. Al suo interno, inoltre, si può osservare la ricostruzione di una capanna paleolitica e una neolitica, oltre che la riproduzione a grandezza naturale di un esemplare di Elephas antiquus che rendono il percorso divertente e suggestivo.

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Il sito Paleolitico di Isernia La Pineta

Il Museo Paleolitico nasce attorno l’area archeologica di Isernia La Pineta, che è parte integrante del complesso museale grazie ad un padiglione di circa 700 mq caratterizzato da due percorsi posti a due livelli differenti. Quello superiore accoglie i visitatori, quello inferiore viene frequentato da archeologi e ricercatori che ancora oggi, maggiormente nei mesi estivi, lavorano alle attività di scavo e studio dei materiali rinvenuti nel sito.

Copyright foto articolo: molisiamo.it; unife.it; www.archeologicamolise.beniculturali.it.