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Piccola e quasi anonima si presenta l’uscita del casello autostradale di Chiusa, posta sull’autostrada del Brennero tra Bolzano e Bressanone. Un’uscita insolita dove la terra ha formato un’insenatura e da lì sembra il mondo terminare. Imboccando la strada in direzione Val Gardena, decisi si sale mentre si dischiude il paesaggio naturale circostante.
foto copyright: Chiara Gualdi
Il primo benvenuto ci viene appunto dato dalla accogliente e armoniosa Val Gardena, morbida nelle sue vesti, con pascoli, case e montagne che sembrano in pacifico accordo ognuno nel ricoprire il proprio spazio. Si può affermare sia come un antipasto che da lì a poco apre gli occhi a quello che è lo scenario naturale che conduce attraverso il Passo Gardena all’Alta Badia costeggiando il Gruppo Sella che si erge in tutta la sua maestosità, forza, bellezza e raggiunge i 3.152 m con la cima Piz Boè.
Una strada serpentina scende ripidamente verso il primo paese, Colfosco. Sembra quasi voglia non far attendere il passante incitandolo ad andare a scoprire le bellezze senza perdere troppo tempo…Ma l’occhio è richiamato dai contorni di questa strada perché c’è tanto da vedere…e infatti si apre la Val Setùs, la prima delle valli del Gruppo Sella che affaccia sull’Alta Badia prima di giungere a Colfosco. E’ stretta-silenziosa e puoi fermarti ad ammirarla dall’ampio spazio adibito anche a parcheggio sito proprio ai suoi piedi, da cui partono sentieri per raggiungere il Rifugio Pisciadù e oltre.
Non c’è fretta…si può rimanere accomodati anche per fantasticare pensando di essere entrati nel film Il Signore degli Anelli. Il paesaggio può assolutamente permettersi questo volo fantastico.
Il paese di Colfosco ti accoglie con tutta la sua tranquillità, i suoi dolci pascoli a ridosso delle rocce possenti e le sue armoniose case di montagna, oltre che essere eccezionale crocevia e punto di partenza di sentieri per il Gruppo Sella, per le dolci passeggiate in valle, per il Parco Naturale Puez-Odle. Sospeso in una delicata atmosfera sembra essere innalzato e protetto dalla mano di un gigante sotterraneo, un gigante saggio che conosce il valore di questo luogo.
Come di valore è l’acqua che sgorga dalle sue montagne e di cui si può beneficiare alla fontana del paese, dove due massi di roccia, appositamente sistemati, fanno sgorgare acqua pura per tutti. Seduti sul muretto a gustare la fresca acqua, la montagna ricorda che lei è regina del luogo, una sovrana che ha aperte le braccia dell’accoglienza.
E intanto mostra un’altra delle sue valli, la Val de Mesdì con un sentiero che l’attraversa in tutto il suo fascino misterioso trasmesso, e silenziosamente chiede rispetto. Un viaggio dentro se stessi si è spronati a fare se apri le porte all’ascolto, dove madre natura, con il suo nulla di sassi e pareti rocciose, è pronta ad offrirti forza, coraggio e un profonda sensazione di pace.
Qualche elfo nascosto nel bosco sottostante mormora che queste enormi montagne nascondano cristalli antichissimi, ecco forse perché questi luoghi invitano alla tranquillità e pace, un indiretto benessere profuso dalle profondità. E continuando a sorseggiare la fresca acqua seduti sul muretto della piazza in lontananza si intravede la bella, spensierata e aperta Corvara, il paese sottostante Colfosco che, come una sorella maggiore, veglia su di lui.
Indisturbate continuano a pascolare le mucche, gli asinelli e le selvagge marmotte che sbucano da anfratti con curiosità e attenzione ai dintorni dove, con una sana indifferenza, ci sono anche le caprette, fenomenali e pazienti arrampicatrici in cerca di cibo genuino. Proprio lungo la salita che da Colfosco porta al Rifugio Puez, la natura dona una sorpresa, il solitario Lago Ciampei che attende il passante nella sua dimensione surreale dove tempo e spazio paiono annullarsi. E’ il rumore della piccola cascata, o sorgente del lago, che tiene ancorati al mondo reale. Anche quà la bellezza nuda e cruda dona possibilità di osare voli di fantasia pensando di trovarsi alle porte che conducono ad una dimensione interna la terra.
Un palcoscenico a cielo aperto che si apre definitivamente valicando la Forcella Ciampei e dove si apre una visione quasi a 360° su Puez-Odle, Gruppo Sella, Gardenaccia, la Vallunga e tanti altri scorci in un insieme creativo per la diversità degli elementi intorno ed anche dall’aspetto lunare.
Hai già scelto questa destinazione?
Alta Badia, con partenza dal piccolo paese di Colfosco verso i dintorni e per tutta la Val Badia, è un concentrato puro di bellezza in uno spazio apparentemente ristretto che passo dopo passo è pronto a svelarsi ai più irriducibili e sensibili. E quando la stagione calda giunge al termine, un campanello d’aria fresca risuona nell’etere a preannunciare l’arrivo della neve, un manto bianco pronto a ricoprire questi luoghi come per preservare e nutrire in profondità la bellezza naturale mentre in superficie offre anche piste innevate dove poter far scivolare indisturbati corpo e mente.
Che gli occhi possano guidare il corpo ed insieme essere condotti dall’impulso del cuore in questi spazi dove Madre Natura ha partorito tanto.
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Articolo di Chiara Gualdi