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Tursi, arroccata su un colle tra la Basilicata e la Puglia, è un borgo antichissimo ricco di storia, cultura e bellezza naturale. Un luogo ideale per una fuga romantica, un viaggio con amici o una vacanza in famiglia alla scoperta di un’Italia autentica.
Cosa vedere a Tursi
La Rabatana
Perditi tra i vicoli del centro storico passando dai vari caratteristici rioni. Nella parte più alta del borgo, vi è il castello del V secolo. Originariamente costruito dai Visigoti, oggi rimangono solo le rovine con intorno lo sviluppo della Rabatana, il quartiere più caratteristico e antico di Tursi.
L’attuale quartiere della Rabatana si sviluppò durante le invasioni arabe dell’Italia meridionale del IX secolo e il loro successivo insediamento in zone strategiche come Tursi. Infatti il nome stesso deriva dall’arabo ribāṭ che vorrebbe dire presidi militari. Durante il periodo natalizio, la Rabatana diventa lo scenario perfetto per il suggestivo presepe vivente.
Da vedere vi è la Chiesa di Santa Maria Maggiore del X-XI secolo e riscostruita in parte in stile barocco. All’interno, la cappella del trittico della Vergine col Bambino del maestro di Offida del XV secolo.
Da non perdere nel centro storico
Il famoso poeta Albino Pierro (1916-1995) nacque a Tursi, nella Rabatana, e fu candidato più volte per il premio Nobel per la Letteratura. Ispirato dalla terra della sua nascita, la sue poesie furono tradotte dal dialetto tursitano all’italiano e in ben 13 altre lingue. Nel centro storico è rimasta la sua casa natale trasformata in casa museo.
La Cattedrale dell’Annunziata si trova al centro del borgo in piazza Maria Santissima d’Anglona ed è databile al XV secolo mentre il campanile è dei primi del 700. La prima impressione dell’edificio è sicuramente di una chiesa molto più moderna e il motivo molto valido è che nel 1988 subì un incendio devastante che distrusse tantissime opere importanti.
Alcuni monumenti civici da vedere si trovano in piazza Maria Santissima d’Anglona e includono il Municipio e il monumento ai caduti. Piazza Plebiscito nel rione San Filippo era il vecchio centro cittadino fino agli anni sessanta.
Monumenti nazionali nelle vicinanze
A pochissimi chilometri dal centro abitato si trova il Santuario di Maria Santissima d’Anglona. Tra i fiumi Agri e Sinni nella frazione di Anglona erge questo impressionante santuario di tufo e travertino. Costruito tra l’XI e XII secolo su una chiesetta già esistente del VII secolo. Il Santuario diventò monumento nazionale nel 1931 ed è un importante santuario mariano perchè sede di numerosi pellegrinagi e celebrazioni ogni anno.
Sulla collina che domina Tursi, sorge l’affascinante Convento di San Francesco, monumento nazionale dal 1991, che custodisce secoli di storia. Fondato nel 1441, il convento divenne ben presto un importante centro di cultura e istruzione. Con il passare del tempo, il convento cadde in abbandono e nel 1914, venne definitivamente chiuso. La sua storia, però, non era ancora finita. La piccola chiesa interna, sopravvissuta alle vicende del tempo, continuò ad essere utilizzata fino agli anni Cinquanta.
All’interno della chiesa, sono state ritrovate antiche pitture risalenti al 1377, facendo ipotizzare che la struttura fosse preesistente al convento stesso. Secondo altre teorie, invece, i dipinti sarebbero del XVI secolo e raffigurerebbero un evento miracoloso avvenuto nel 1377.
Altro da sapere prima di andare a Tursi
Sapori tipici
Cosa assaggiare: La Basilicata vanta una tradizione culinaria ricca e gustosa con pochi ingredienti. A Tursi potrai assaggiare piatti tipici come i maccheroni e i cavatelli fatti in casa e conditi con un sugo di pomodoro e molliche di pane fritte. I peperoni sono sempre presenti nei piatti tipici e vengono usati sia freschi che secchi (pupàcce crusk). La carne più tipica è il maiale, utilizzato in tutte le sue parti, e poi l’ovino.
Una delizia molto particolare di Tursi è la varietà DOP “Arancia Staccia” con la sua forma schiacciata che può arrivare anche ad un chilogrammo di grandezza! La sua storia è interessante e vuole che sia arrivato dalla Tunisia nel IX secolo e che i saraceni lo tagliavano a fette e lo condivano con la cannella e la cipolla. Questi sapori si possono trovare anche oggi nei piatti tradizionali della zona.
Nelle vicinanze
Immergiti nella natura: I dintorni di Tursi sono un paradiso per gli amanti del trekking, della bicicletta e del cavallo. Passando tra Tursi e Anglona si vedono gli spettacolari calanchi, una curiosità geologica di questa zona.
Archeologia: Presso il Museo Archeologico Nazionale Della Siritide di Policoro sono custoditi vari reperti archeologici rinvenuti nel territorio tursitano, come alcune anfore e gioielli dell’antico Castello di Tursi e un corredo funerario di Pandosia rinvenuto nei pressi di Anglona.
Eventi da non perdere
Eventi durante l’anno: Gli eventi più amati e sentiti del paese sono religiosi come la festa della Madonna di Anglona ogni 8 settembre. Invece la processione della Madonna di Anglona che conduce dal Santuario ad Anglona percorrendo 10 km fino ad arrivare alla Cattedrale di Tursi si svolge la prima domenica dopo Pasqua. Il 1 maggio la statua fa il viaggio inverso quando è riportata al Santuario. Il 26 maggio è la festa patronale di San Filippo Neri.
Infine, Tursi è davvero una destinazione unica e rappresenta un luogo autentico e incontaminato dove potrai vivere un’esperienza di viaggio fuori dai sentieri battuti.
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