E anche questa volta la Toscana ce l’ha fatta. Cosa? A meravigliarmi per l’ennesima volta. Sta di fatto che la regione continua a sorprendermi anche dopo aver vissuto qui per quasi dieci anni. La realtà è che per una innamorata dell’Italia come me, si potrebbe dire la stessa cosa per qualsiasi delle sue venti regioni. È, francamente, difficile averne abbastanza di questo meraviglioso paese. In questa particolare mini-gita di un giorno, ci siamo diretti verso il piccolo borgo di Pontremoli nella Lunigiana toscana.
Pontremoli in tutta onestà ha attirato la nostra attenzione perché fa parte della tratta del treno regionale Firenze- La Spezia- Pontremoli- Parma. Si tratta di un viaggio di circa 3 ore da Firenze, ma è una linea retta, il che significa che non è necessario cambiare treno e hai anche la possibilità di fermarti in alcune delle località balneari più famose della Toscana sulla costa della Versilia, come Viareggio, Pietrasanta e Forte dei Marmi.
La porta dell’Appennino
Ma torniamo a Pontremoli. Il piccolo borgo è situato nella provincia più settentrionale della Toscana di Massa e Carrara e vicino sia al confine ligure che a quello emiliano. L’Appennino tosco-emiliano fa parte della magnifica cornice del borgo, sempre visibile e spesso innevato. Si ritiene inoltre che sia stata la capitale dell’antico popolo degli Apuani (popolo ligure pre-romana). Fu Federico II che nel 1226 fece di Pontremoli un comune autonomo.
Cosa vedere
Il Castello del Piagnaro
Il Castello del Piagnaro situato nel punto più alto di Pontremoli è probabilmente l’attrazione più famosa del borgo. È uno dei più magnifici dell’intera zona e risale all’anno 1000 d.C. Un forte castello difensivo fu determinante durante il Medioevo in quanto il paese si trovava sulle principali direttrici commerciali lungo il fiume Magra e alle porte dell’Appennino, oltre che lungo la Via Francigena.
Museo delle Statue Stele
All’interno del castello si trova uno straordinario museo: Il Museo delle Statue Stele Lunigianesi. Ammetto la mia ignoranza che prima di questa visita, non avevo idea nemmeno dell’esistenza di queste statue, tanto meno che fossero state trovate in vari luoghi in Italia e in tutta Europa. Questi blocchi di pietra dall’aspetto molto primitivo furono scolpiti in alcuni esempi 5.000 anni fa e raffigurano corpi maschili e femminili. In Italia, proprio qui in Lunigiana, sono stati rinvenuti sessantatré esemplari. Un biglietto unico di soli sette euro (prezzo intero) ti permette di vedere sia il castello che il museo. Visita il sito ufficiale per maggiori dettagli e orari che variano in base alla stagione.
Torre di Cacciaguerra
La Torre di Cacciaguerra (chiamata anche “Campanone” dai locali) è una figura di spicco nel centro storico. Questa imponente torre è diventata il simbolo della città e fu eretta nell’anno 1322. Un tempo faceva parte della Rocca di Cacciaguerra che divideva le fazioni guelfa e ghibellina di Pontremoli. Nel 1600 furono aggiunte le campane e divenne una torre civica.
La Pontremoli barocca
Si potrebbe dire che il “Barocco Pontremoli” iniziò ufficiosamente nell’anno 1650 quando Ferdinando II, granduca di Toscana, acquistò la città dal re Filippo IV di Spagna. Gli esempi di pregevole architettura barocca, infatti, sono così tanti che varie associazioni organizzano delle visite guidate solo per questo. La Cattedrale di Santa Maria Assunta (inizio XVII secolo) si trova in piazza del Duomo ed è una tappa obbligata per i suoi sontuosi affreschi e dettagli ovunque. Altri palazzi includono la Villa Dosi Delfini appena fuori dal centro storico e il Palazzo Dosi Magnavacca situato in posizione centrale all’interno del centro storico. Visita il sito web di Sigeric Turismo per informazioni specifiche sulla prenotazione dei tour.
Cultura ed enogastronomia
Una delle parti migliori di visitare i borghi è apprezzare il modo in cui ognuno conserva la sua cultura e tradizioni uniche, compresa la cucina. A Pontremoli, il primo piatto forte è conosciuto come i testaroli. Si pensa che risalga all’epoca romana ed è forse uno dei piatti di pasta più antichi d’Italia. Sale grosso e un impasto di semola di grano duro e acqua tipo crêpe viene cotto velocemente su una piastra in ghisa. Una volta cotto e raffreddato, viene poi tagliato a pezzi e tuffato in acqua bollente salata proprio come la pasta fresca. I testaroli vengono poi conditi con olio d’oliva, pecorino e pesto alla genovese.
L’evento più famoso di Pontremoli è a gennaio, la Disfida dei Falò. Questo antico rito mette in competizione due delle fazioni del borgo a costruire il falò più grande che arriva anche a 30 metri.
All’aria aperta
Se stai cercando pace e tranquillità, probabilmente qui la troverai. È fuori dal radar al punto giusto da non essere invaso dai turisti. La zona della Lunigiana in generale è considerata quella più remota della Toscana ed è il luogo perfetto per fare lunghe passeggiate lungo i numerosi sentieri fluviali. La stessa Pontremoli ha una bella area verde con molti tavoli da picnic, il Giardino delle Bertolini. Si trova sotto il ponte del fiume Magra sul lato Torre dei Serrati del borgo.
Curiosità su Pontremoli
Pochi si rendono conto che Pontremoli ha una lunga storia nel settore dell’editoria libraria. Infatti, già nel 1800, i librai locali si dirigevano verso il nord Italia per vendere in zone remote dove i libri non erano disponibili a tutti. Dal 1952 promuove il Premio Bancarella dell’editoria il cui primo vincitore fu Ernest Hemingway per Il vecchio e il mare. L’influenza della parola stampata è ovunque, dalle panchine che sembrano libri aperti, alla grande fiera permanente del libro, ai caffè letterari. Infatti, un’ottima idea è proprio di prenderti un bel libro e godertelo attraversando la piazza al Caffè degli Svizzeri, aperto nel 1842.
La casa di Zucchero Fornaciari, conosciuta come “la Lunisiana Soul” (gioco di parole tra “Louisiana” e Lunigiana) è nel comune di Pontremoli ed è spesso rivisto in paese.
Pontremoli è la perfetta gita di un giorno da Firenze, Pisa o persino Parma. Scopri una parte della Toscana che pochissimi turisti possono sperimentare. Non te ne pentirai!