Potreste scegliere di visitare i dintorni della pittoresca Galzignano Terme (Padova) per diverse ragioni… Tuttavia vi invito a tralasciare per qualche istante i Colli Euganei e la Chiesa di Sant’Eusebio per seguirmi alla scoperta del Giardino di Villa Barbarigo. Mentre ci dirigiamo verso Valsanzibio (frazione di Galzignano Terme) vi indicherò tre ragioni per cui visitare questa perla seicentesca con l’arrivo della bella stagione!
Il Giardino Monumentale di Villa Barbarigo
Villa Barbarigo è una villa veneta risalente al XVII secolo (1665-1696). È stata commissionata su volere del nobile Francesco Zuan Barbarigo. Dobbiamo la ricca simbologia del complesso a Gregorio Barbarigo, figlio primogenito e Cardinale di Padova (successivamente Vescovo e Santo). L’architetto e fontaniere Luigi Bernini era una delle figure principali coinvolte nella realizzazione del progetto. La Villa e i suoi dintorni, infatti, dovevano rappresentare in tutta la loro grandiosità non solo l’importanza della famiglia, ma anche la riconoscenza al Nostro Signore, per aver salvato i nobili Barbarigo dalla Peste. Nonostante i proprietari della Villa si sono succeduti nel tempo, il progetto ideato dai fondatori rimane pressoché immutato. Villa Barbarigo ha ricevuto importanti premi e riconoscimenti come “Il più bel giardino d’Italia” (2003) e “Il terzo giardino più bello in Europa” (2007).
Il Giardino Monumentale conta circa 150.000 mq e offre al suo visitatore la possibilità di seguire un percorso simbolico, con regole precise, che lo porterà dalla dimensione terrena alla purificazione.
Il percorso comincia alla soglia del Paludo e del Portale di Diana, un tempo ingresso principale alla Villa. Dietro al Portale troviamo le Peschiere con le relative fontane e statue. Ciascuna di queste porta incisioni di motti sui propri basamenti. In tutto il Giardino conta circa 70 statue, 16 fontane, 800 alberi, cascate, ruscelli, giochi d’acqua e piccole costruzioni.
Di particolare interesse è il Labirinto, lungo circa 1,5 km. Al centro vi troviamo una torretta con una guardia che sorveglia i coraggiosi visitatori. Per percorrerlo si impiegano circa 20 – 30 minuti e trovo che sia una tappa immancabile!
Seguendo la mappa, che viene solitamente fornita all’ingresso, troverete la Grotta dell’Eremita, ricostruita nel 2005, e l’Isola dei Conigli, che appare come una piccola oasi isolata, popolata solamente da conigli. È molto interessante scoprire il significato celato dietro queste due tappe, che si soffermano sulle condizioni umane come la solitudine e l’immanenza.
Poco dopo ci si trova di fronte al Monumento del Tempo, rappresentato da Crono, e si viene introdotti alle Fontane delle Insidie. In origine queste fontane dovevano ricordare al visitatore, sfinito dal percorso, che non era ancora finita! Ci si trova infine davanti all’imponente Scalea del Sonetto, presidiata da due statue di lonze e decorata dai famosi versi incisi tutti da scoprire! Il nostro punto di arrivo si trova proprio di fronte: è il Piazzale delle Rivelazioni con le 8 statue allegoriche. Purtroppo questo Piazzale non è visitabile, ma si può comunque godere di una bella vista del suo interno e della facciata della Villa.
Nell’insieme, il Giardino è visitabile autonomamente, grazie ad una piantina che viene fornita all’ingresso a ciascun visitatore. Invece, con un supplemento sul biglietto, si può scegliere di effettuare una visita guidata standard o superior. Consiglio la visita standard a chi già conosce un po’ la storia di Villa Barbarigo e vuole scoprire qualcosa sulla vastissima simbologia del Giardino. Personalmente, ho trovato una guida competente, preparata e molto disponibile. La sua esposizione era così coinvolgente, che il tempo era proprio volato!
Un Giardino barocco tutto da scoprire attraverso una moltitudine di simboli che accompagnano il visitatore dall’inizio alla fine. E perché no, magari con un piccolo extra sul biglietto e l’aiuto di una guida, la sua lettura sarà più immediata e portata di tutti!
A voi la scelta del motivo per cui visitare la perla di Valsanzibio!
Per ulteriori informazioni e visite guidate: Giardino Valsanzibio
foto copyright: A. Birsa, valsanzibiogiardino.it