Immersa nell’area del Vulture, la città di Venosa si trova in una delle zone più rigogliose della Basilicata. Oggi vulcano spento, il Vulture rese queste terre particolarmente fertili e attrattive per le varie popolazioni che vi susseguirono. Nel borgo venusino si ritrovano, infatti, tracce di popoli sanniti, longobardi, bizantini, ma è soprattutto il passato romano a riecheggiare per le strade, gli edifici e i monumenti del centro.
Il reimpiego durante epoche diverse del materiale tratto dall’antico abitato romano ha fatto sì che nelle chiese, sulle facciate delle case fossero presenti innumerevoli segni della permanenza dei Romani in questa zona. Oltre alla cosiddetta Casa di Orazio, un edificio termale attribuito al più celebre poeta venusino, le rovine romane s’impongono in ogni lato della città mescolandosi alle altre architetture.
Al centro della piazza Umberto I sorge il cinquecentesco Castello, il cui ponte d’accesso è dominato dalla presenza di due leoni provenienti da rovine romane. Ubicato nel seminterrato del castello, non si può mancare l’occasione di visitare Il Museo archeologico nazionale di Venosa. Proseguendo verso via Roma, s’incontra la splendida fontana angioina del XIII secolo, alle cui estremità torna il motivo ornamentale dei leoni. Deviando dal corso Vittorio Emanuele verso il Vico Gravattone ci si imbatte in una delle numerose epigrafi cristiane murate nelle facciate degli edifici, mentre proseguendo lungo la strada principale si trova la rinascimentale Cattedrale di Sant’Andrea costruita con il materiale dell’antico anfiteatro romano.
Ma l’antichità romana rivive anche lontano dal centro storico, nel famoso Parco Archeologico che comprende le terme, la domus e l’anfiteatro, nell’imponente Abbazia della Santissima Trinità, i cui massi riportano iscrizioni romane e, per concludere, nelle Catacombe ebraico-cristiane che testimoniano la storia della cristianità in questa area della Lucania.
Far visita a questa località della provincia di Potenza è come compiere un vero e proprio viaggio nel tempo, incontrando sul proprio cammino innumerevoli testimonianze del passato. È sufficiente camminare per i vicoli, le strade del centro, i monumenti, per rivivere tempi lontani e riscoprire l’antica colonia romana. Sospesa tra passato e presente, Venosa rappresenta una tappa fondamentale nel viaggio alla riscoperta della storia lucana.
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M. Cirigliano