A nord est della Sardegna, nella zona della Gallura e immerso in mezzo agli alberi da sughero tipico della tradizione di questa terra, ecco che troviamo il piccolo paesino di Calangianus. Scopriamo di più!
Dove si trova Calangianus
Calangianus è un paese situato a 560 metri sul livello del mare, in un altopiano che del Monte Limbara, fa parte del Parco Naturale Regionale, occupa una superficie di 13.000 ettari. Fa parte della provincia Olbia-Tempio e dista da Olbia appena 35 chilometri. In meno di mezz’ora di auto, si possono raggiungere le spiagge e le località più famose della Costa Smeralda.
Il centro storico di Calangianus
Il centro storico è formato da viuzze su cui si affacciano costruzioni in granito a vista. Gli edifici sono in genere a più piani e formano un reticolo viario irregolare, tipico dei vecchi centri della Gallura. È certo che si tratta di un paese antichissimo, esistente già in periodo medioevale. Il primo documento in cui si attesta l’esistenza risale al 1162, quando in una bolla del Papa Alessandro III, si cita la cappella di Santi Jacobi de Calegnano.
Nel centro storico, in una raccolta piazzetta, si trova la parrocchiale Santa Giusta del 1500. Annessi alla chiesa si trovano gli oratori del Rosario e di Santa Croce, dove è custodito un pregiato dipinto dell’Assunzione del pittore Andrea Lussu. Nell’oratorio del Rosario, si trova un interessante museo di arte sacra dove tra i tanti oggetti in esposizione si possono ammirare dipinti del 700. A breve distanza dalla parrocchiale, si trova la chiesa di Sant’Anna. Risalente al 1665 e interessata da recente restauro, è un vero gioiello costruito con granito a vista. Nella parte bassa del paese, a pochissima distanza dalla piazza principale detta Piazza del Popolo si può ammirare la chiesa di Santa Maria Degli Angeli, con annesso convento dei cappuccini, risalente al 1700.
La produzione di Calangianus
Le attività produttive sino al 1800 furono l’agricoltura e la pastorizia. A partire dal 1800 ad opera di un facoltoso imprenditore locale ebbe inizio l’attività di estrazione, raccolta e lavorazione del sughero, ancora oggi attività primaria che si sviluppa maggiormente a livello industriale, per la realizzazione di tappi e prodotti diversi usati in edilizia; a livello artigianale, si possono visitare alcuni laboratori in cui si produce una vasta varietà di oggettistica; non a caso Calangianus, viene insignita del titolo di Capitale italiana del Sughero. A tale proposito e bene segnalare l’esistenza di un museo del sughero, che si può ammirare nei suggestivi locali del citato Convento settecentesco. Tra le altre attività che nel tempo hanno dato lustro al paese non si può non citare l’attività estrattiva e lavorazione del granito.
Sagre ed eventi a Calangianus
Molti gli eventi legati alla tradizione e ai prodotti tipici locali. Sopratutto per quel che riguarda l’allevamento di bovini che primeggiano a livello nazionale e internazionale. Tali sagre, che prevalentemente si svolgono nel periodo estivo, attraggono ogni anno turisti italiani e stranieri che lasciano le vicine spiagge per assaporare queste delizie della terra sarda.
Tantissime poi le feste a sfondo religioso o folcloristiche che invadono le stradine del paese e che rallegrano le giornate degli abitanti e dei turisti. Come ad esempio la festa della Madonna delle Grazie e la festa di Santa Caterina ad aprile o la festa del Capidanu a settembre.
Tutte le feste religiose, da qualche anno, trovano la partecipazione costante della Confraternita di Santa Croce, che dopo circa sessanta anni ha ripreso la sua attività, partecipando a tutti i riti solenni compresi quelli della settimana Santa.
Per la festa del Santo Natale, ormai da diversi anni, l’associazione turistica CONTIAMOCI, organizza il presepio vivente. In questa occasione vengono rievocati gli antichi mestieri e gli antichi abiti. Il tutto si sviluppa in uno scenario incantevole e in locali diversi del centro storico. L’evento che richiama la presenza di migliaia di visitatori.
Altro su Calangianus
Calangianus non è solo sughero e granito. Nel suo territorio si trovano diverse avviate cantine per la produzione di vini eccellenti, dove spicca il famoso Fermentino di Gallura. Prodotto in terreni e ambienti adatti, il prodotto di queste terre è talvolta meritevole di riconoscimenti di vario genere di alto livello. L’elevato numero di bottiglie prodotte è ormai conosciuto e apprezzato in tutte le parti del mondo.
Nel territorio calangianese si trovano diversi nuraghi qualcuno in piedi, altri semi diroccati risalenti all’età del bronzo. In località Pascaréddha si trova la tomba dei giganti risalente al periodo prenurargico e, nelle immediate vicinanze, si può ammirare la “Funtana di li Paladini” risalente alla stessa epoca.
Articolo di Giovanni Piredda