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Se hai visitato la piccola regione di Aosta, allora sai già che assomiglia quasi più alla Svizzera e alla Francia che al resto della penisola. Oltre alla quantità infinita di esperienze all’aria aperta che ti aspetta in questo paradiso naturale, ci sono delle ricche proposte a livello culturale di cui i visitatori possono godere. Una delle mete più ambite è il Castel Savoia a Gressoney-Saint-Jean nella Valle del Lys (conosciuta anche come la Valle di Gressoney).
Il castello era la residenza estiva della regina Margherita di Savoia e bisogna dire che scelse questo luogo bene. Con vista sul Monte Rosa (a 4.600 metri e il secondo più alto delle Alpi dopo il Monte Bianco) e sulla splendida Valle del Lys, il castello si trova ai piedi del colle Ranzola. La costruzione risale all’inizio dello scorso secolo, quindi anche se sembra uscita da una fiaba medievale, in realtà ha poco più di cento anni.
L’architetto Emilio Stramucci, a cui si devono anche parte del Palazzo Reale di Torino e del Quirinale a Roma, progettò il Castello Savoia nel cosiddetto “stile lombardo del secolo XV”. La pietra grigia del castello fu estratta dalle cave vicine.
Il castello è composto da tre piani, anche se il secondo piano è chiuso ai visitatori. Ci sono magnifici giardini botanici, una cantina e una casetta. Entrando al piano terra, i visitatori verranno accolti da soffitti a cassettoni e da un ampio salone con colonne. C’è una lussuosa sala da pranzo con pareti riccamente decorate.
Un grande scalone a doppia elica con squisiti intagli conduce all’appartamento della regina. Da notare l’incredibile dettaglio tra cui lo stemma di Savoia sul petto dei leoni alati. Lo scalone è stato scolpito in rovere pregiato e progettato da Michele Dellera, autore anche di parti del Palazzo Reale di Torino.
Gli alloggi della regina Margherita, ovviamente, godevano della vista migliore dell’intero castello e comprendevano panorami dell’intera valle del Lys e del Monte Rosa, innevato tutto l’anno.
La cucina non si trovava nel castello principale ma era collegata tramite un passaggio sotterraneo con un sistema ferroviario che avrebbe trasportato il cibo al castello.
Meno di dieci anni fa, il giardino botanico del castello è stato completamente rifatto permettendone l’accesso a tutti gli ospiti. Le specie autoctone alpine sono sia locali che importate da altre regioni alpine europee. Un ibrido di rosa fu creato nel 1904 e chiamato Reine Marguerite d’Italie.
Castel Savoia è aperto tutto l’anno con orari che variano in base alla stagione e con chiusure straordinarie. Per tutte le informazioni al riguardo e per i biglietti, visitare il sito ufficiale.
Per una guida più completa di Gressoney-Saint-Jean, leggi il nostro articolo Issime: un luogo incantevole nella Valle di Gressoney
Foto copyright: (copertina) Kabu96, CC BY-SA 4.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0, via Wikimedia Commons; (castello innevato) MAGDALONG, CC BY-SA 4.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0, via Wikimedia Commons