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Avellino, capoluogo dell’Irpinia, è una città ricca di storia, cultura e bellezze naturali. Dalle vestigia romane al fascino medievale, dai paesaggi montani ai borghi pittoreschi, Avellino offre una varietà di esperienze per tutti i gusti.
Cosa vedere in città
Il Duomo di Avellino
Il cuore religioso della città, con la sua imponente facciata barocca e la cripta romanica è situato al punto più alto della città. Ha origini molto antiche databili al XII secolo che però nel corso degli anni tra terremoti, invasioni, e bombardamenti è stato ricostruito più volte. La facciata come si vede oggi con le sue pietre di basalto, marmo e alabastro è il risultato di un importante ristrutturazione del XIX secolo.
La cripta invece è del VI secolo d.C. ed è una vera perla da non perdere. Suddivisa in tre navate, vi sono 14 colonne squisitamente scolpite una diversa dall’altra.
La Fontana di Bellerofonte
In prossimità del Duomo, in Corso Umberto si trova la bellissima fontana di Bellerofonte. Fu commissionata nel 1669 dal principe Francesco Marino Caracciolo. La statua di Bellerofonte raffigura l’eroe greco che uccide la Chimera. Le tre bocche in basso, dette i “tre cannuóli” dove fuoriesce l’acqua dal monte Partenio.
Museo Irpino
Ospita reperti archeologici dalla preistoria all’epoca romana e opere d’arte che raccontano la storia della città e del territorio. Il museo è diviso in sezioni tra cui: Preistoria; Età del Bronzo e del Ferro; Età romana; artisti dell’Irpinia; il Risorgimento; e arte moderna.
Visita il sito ufficiale per orari e info biglietti.
Corso Vittorio Emanuele
Il salotto cittadino, perfetto per passeggiare e fare shopping e sicuramente per fermarti a gustare i piatti tipici della zona.
I primi piatti di eccellenza sono i fusilli avellinesi serviti con ragù di carne oppure con pomodoro e poi un piatto talmente ricco che fa da primo e secondo, la lasagna imbottita con un ripieno di sugo di carne, uova sode, mozzarella, ricotta, salsiccia e formaggio grattugiato. Il formaggio da non perdere è sicuramente il Carmasciano prodotto in una piccola zona dell’alta Irpinia. Sin dall’antichità la zona è conosciuta per la produzione delle nocciole, “Nocciola Avellana”, dalle quale viene prodotto un torrone molto apprezzato.
Avellino vanta di ben tre vini DOCG: il Greco di Tufo (bianco), il Taurasi (rosso), e il Fiano di Avellino (bianco).
Villa Amendola
Villa Amendola è un parco pubblico del 700 con vista panoramica sulla città, dove si possono ammirare le grotte che furono usate dalla popolazione come riparo durante i forti bombardamenti del 1943.
La Dogana dei Grani
Tra Napoli e la Puglia esisteva l’antica via del Grano e proprio ad Avellino in piazza Amendola c’era “la dogana”, centro di smistamento e di merce a partire dal medioevo.
I Cunicoli Longobardi
Come in tante città e borghi antichi esiste un Avellino sotterranea, un complesso sistema di vie e gallerie scavate nel tufo. Nei vari periodi della storia della città questo mondo a parte ha giocato un ruolo molto importante spesso salvando il suo popolo.
Avellino Sotterranea offre visite guidate che comprendono i Cunicoli Longobardi, le Grotte di Villa Amendola, la Cripta del Duomo, la Cripta di San Biagio e l’Ipogeo della Casina del Principe.
Complesso del Carcere Borbonico
Un esempio di architettura penitenziaria del XIX secolo, oggi sede di eventi culturali.
Nei dintorni di Avellino
- Abbazia di Montevergine: un importante luogo di culto religioso, situato a 1270 metri sul livello del mare, con una magnifica vista sul Partenio.
- Oasi WWF di Conza della Campania: un’area protetta di grande valore naturalistico, dove si possono ammirare diverse specie di animali e piante.
- Lago Laceno: un lago montano di origine vulcanica, circondato da boschi e prati, ideale per escursioni e picnic.
- Ariano Irpino: un borgo medievale con un centro storico ben conservato, dove si possono visitare il Castello Normanno e la Cattedrale.
- Monte Terminio: la montagna più alta dell’Appennino campano, con sentieri panoramici e piste da sci.
Avellino è un viaggio da non perdere per scoprire la bellezza della Campania e l’autenticità dell’Irpinia.