“Stagionalità”: questo è il trend del momento in ambito agroalimentare. E con la primavera essa si lega specialmente al frutto della fragola e a quei meravigliosi asparagi che, ghiotti e salutari, in questa stagione imbandiscono le tavole di molte zone italiane, Friuli compreso. Ricchi di potassio, vitamina C e fibre, gli asparagi bianchi e verdi del Friuli Venezia Giulia sono coltivati con maestria e con la dovuta attenzione ai i ciclici ritmi del Tempo nella preparazione dei terreni, delle semine, dei raccolti e sono motivo di incommensurabile soddisfazione per i produttori locali, attori e al contempo registi della coltivazione e persino della vendita di questi ottimi prodotti, in quanto sovente lungo le strade della Regione è possibile acquistarli a chilometro zero direttamente da loro. Ma non solo.
Un modo assai pratico per gustare gli asparagi tipici di questo territorio è la rassegna “Asparagus 2018”: trattasi di un appuntamento storico (iniziato nel 1981 per volontà del Ducato dei Vini Friulani) che quest’anno è in programma fino al 18 maggio e coinvolge molti ristoranti nella preparazione di gustosi e raffinati piatti – dagli antipasti ai dessert – incentrati non solo sul rinomatissimo asparago bianco di Tavagnacco ma anche su altre qualità di asparago provenienti da molte località friulane, abbinate ciascuna al vino che più ne esalta il sapore.
Delicati e depurativi, gli asparagi (dal greco asparaghos, cioè ortaggio “pieno di linfa”) vennero diffusi nell’area del Mediterraneo dagli antichi Egizi ma trovarono posto in Italia appena nel 1500, divenendo cibo elitario delle genti altolocate. Al giorno d’oggi sono fortunatamente diventati d’uso comune e, salvo alcune credenze popolari tuttora vive in certe lande dell’Italia settentrionale (come quella che consiglia il consumo di asparagi dal calibro grosso durante i banchetti nuziali allo scopo di scongiurare l’impotenza dei novelli mariti e favorirne la fertilità), costituiscono un insostituibile quanto benefico alimento vegetale, celebrato in particolar modo dall’incredibile numero di feste tematiche ad essi dedicate.
C’è una vera esplosione di Sagre degli Asparagi, in Friuli, durante il periodo primaverile: fioriscono un po’ ovunque, vuoi per l’abbondanza e la varietà della materia prima (che offre una vasta gamma di asparagi di ogni tipo e grossezza, dal colore bianco al verde talvolta declinato sino al colore violetto), vuoi per la bontà di questi ortaggi (sempre carnosi e distinti da una piacevole croccantezza). A cominciare da Tavagnacco, Comune in Provincia di Udine ben noto al di fuori dei confini regionali per i suoi raccolti di asparagi bianchi di eccellente pregio, che dal 5 al 6 e dal 12 al 13 maggio porterà a conclusione i suoi primi 82 anni di Festa degli Asparagi.
Sempre il 13 maggio terminerà la Festa degli Asparagi di Fossalon 2018 (in Provincia di Gorizia), mentre domenica 20 maggio toccherà ad Arta Terme (UD) l’onore di deliziare i visitatori con la Sagra dell’Asparago di Bosco, del Radicchio di Montagna e dei Funghi di Primavera, con annesso mercatino di prodotti artigianali e alimentari tipici della Carnia e la possibilità di prenotare la degustazione di un menu itinerante creato con le prelibatezze della zona.
Occorre sottolineare che già da aprile sono iniziate manifestazioni similari: dal Salotto dell’Asparago di Cordenons (PN) all’Asparagorgo di Latisana (UD), fino alla Festa degli Asparagi di Cusano di Zoppola (PN).
Ma la certezza sarà ritrovarle tutte nei prossimi anni.
Naturalmente a primavera, e in Friuli Venezia Giulia.
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