Oggi mi rivolgo a voi, amanti della natura e della fotografia. Se volete passare una giornata un po’ diversa, circondati dal verde ed a contatto con gli animali, e non sapete dove andare, quello che fa per voi è l’Oasi di Sant’Alessio. È un’area naturale protetta che si trova, come dice il nome, nel paese di Sant’Alessio con Vialone, a soli 6 chilometri da Pavia ed a 25 chilometri a sud di Milano. L’entrata del parco corrisponde all’ingresso del castello di Sant’Alessio, fortificazione del XIV secolo, ed è situata proprio nel centro del paese. Per trovarlo, insomma, non avrete difficoltà.
La storia dell’oasi
L’Oasi è stata fondata nel 1973 da Antonia e Harry Salamon, che acquistarono anche il castello. La loro idea era quella di creare un’area faunistica in cui gli animali, in particolare quelli appartenenti alle specie in pericolo di estinzione, potessero essere protetti e ripopolarsi naturalmente. Pensate che il parco è stato il primo centro in Italia a credere che questi animali selvatici non avessero avuto difficoltà a reinserirsi in natura ed infatti sono costantemente seguiti da vicino da una squadra di studiosi e specialisti.
È solo, però, nel 1994 che l’area è stata resa visitabile, grazie agli amici della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli). Oggi si possono osservare da vicino varie specie di animali, che vivono sia in libertà sia in ambienti ricostruiti per loro, come le gabbie e le voliere per gli uccelli. Sono presenti mammiferi, come il capriolo, il castoro, lo scoiattolo ed il cavallo selvatico, rettili ed uccelli.
Il sito ufficiale dell’Oasi di Sant’Alessio consiglia diversi percorsi che si possono seguire perché possiate visitarla nel migliore dei modi:
Visitare il parco
Il percorso europeo
Sono stati ricostruiti i luoghi dell’Europa meridionale dal clima più umido ed è caratterizzato da una grande foresta. Gli animali che potete ammirare sono più che altro uccelli: upupe, cicogne, aironi ed il Martin Pescatore, che per la prima volta al mondo si è riprodotto proprio in questo parco. Le voliere che sono state messe servono alla riproduzione delle specie, che vanno poi a ripopolare varie zone della Lombardia e di altre regioni. Un esempio significativo è la Cicogna Bianca, che mancava dall’Italia da ben cinque secoli. In questo percorso troverete anche paludi e stagni di Gru e Fenicotteri selvatici ed un laghetto. Attualmente il personale dell’Oasi sta restaurando un corso d’acqua, che sarà in futuro popolato da pesci dei fiumi della Pianura Padana.
Visita delle farfalle e dei colibrì
Nello stesso ambiente potete trovare sia i colibrì che una grande specie di coloratissime farfalle, che sono allevate per tutta l’estate grazie alla grande quantità di fiori e piante utili alla crescita dei bruchi. L’allevamento comincia ad aprile e continua fino all’inverno, dove poi si interrompe e riprende la primavera successiva.
Il percorso tropicale
Questa zona è dedicata agli acquari, ai rettili ed agli insetti. Potete trovare una serie di animali tropicali molto suggestivi che abitano le zone tropicali della Terra, tra cui il camaleonte, il formichiere, le tartarughe, l’uccello del Paradiso ed il bradipo.
Passeggiando per l’oasi, poi, ad un certo punto vi imbatterete in una garzaia, ossia il luogo in cui gli aironi costruiscono il loro nido. È molto importante perché è fatta da centinaia di nidi di aironi che ogni anno, tornando dall’Africa, nidificano proprio in questo luogo ed è la più grande garzaia che l’uomo sia mai riuscito a creare.
Altre attività
Oltre alla visita di tutti questi fantastici animali, il parco propone diversi laboratori didattici per le scuole ed alcuni eventi, come la dimostrazione della pratica della falconeria. Se vorrete passare la giornata all’oasi, avete la possibilità sia di pranzare nel bar interno, sia di portarvi il cibo da casa e fare un bel picnic all’aria aperta nell’apposita area, attrezzata anche in caso di maltempo.
Insomma, è un parco adatto proprio a tutti, adulti e bambini. L’ha visitato anche il famoso regista Ermanno Olmi, che è talmente rimasto colpito dalla sua bellezza tanto da definirlo “il giardino dell’Eden”.
Cosa aspettate a visitarlo? L’Oasi è aperto da febbraio all’8 novembre. Si consiglia di visitare il sito ufficiale per l’orario che varia in base alla stagione e le tariffe di ingresso.
Copyright foto 1: viviparchi.eu
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