Se amate l’arte rinascimentale, se volete sapere di più riguardo ad artisti come Giorgio Vasari, Michelangelo Buonarroti e Bronzino, o se volete conoscere meglio il XVI secolo dal punto di vista artistico, la mostra d’arte Il Cinquecento a Firenze fa al caso vostro. Dal 21 settembre 2017 al 21 gennaio 2018 sarà possibile osservare 75 opere realizzate da 41 artisti. Questa mostra fa parte di una serie curata da Antonio Natali e Carlo Falciani; prima di essa ce n’era stata una chiamata Bronzino (2010), e una chiamata Pontormo e Rosso Fiorentino (2014).
Ci sono 7 sezioni distribuite in 8 sale. Le sezioni si chiamano “I maestri”, “prima del 1550”, “altari della controriforma”, “ritratti”, “gli stili dello Studiolo. E oltre”, allegorie e miti”, e “avvio al Seicento”. Per questo evento sono state restaurate 17 opere. I visitatori possono confrontare opere ritraenti lo stesso soggetto, come la Deposizione dipinta dal Pontormo, la Deposizione dalla Croce realizzata da Rosso Fiorentino, e il Cristo deposto di Bronzino, o l’Annunciazione dipinta da Francesco Salviati e l’Annunciazione di Andrea Boscoli.
Le prime due opere che aprono la mostra sono il dipinto Compianto su Cristo morto, realizzato da Andrea del Sarto, e la statua Dio fluviale, scolpita da Michelangelo Buonarroti. Alcune opere si basano sui temi sacri, come il Cristo e l’adultera di Alessandro Allori e l’Adorazione dei magi di Girolamo Macchietti; altre invece mostrano i miti dell’antica Grecia, come l’Ercole e Anteo di Bartolomeo Ammanati e la scultura Mercurio realizzata da Giambologna. Oltre a queste ci sono diversi tipi di ritratti, diverse pale d’altare, sei lunette realizzate da artisti che lavorarono alla realizzazione dello Studiolo di Francesco I, e opere allegoriche.
Ci sono due schermi touch che consentono di vedere un albero genealogico della famiglia Medici e le immagini di otto restauri prima, durante e dopo l’intervento. Inoltre è possibile creare una speciale cartolina digitale, corredata di un’immagine della mostra, e inviarla a un amico via e-mail.
I visitatori hanno la possibilità di esercitarsi con il disegno nella sala dell’Accademia. Una volta finito di vedere la mostra, i visitatori hanno l’occasione di trasformarsi in artisti del Cinquecento per mezzo di una speciale foto-ricordo incorniciabile in tre stili differenti, presenti nella seconda edizione dell’opera di Giorgio Vasari Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori.
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