Visitare il borgo di Tiggiano nel Salento: una mini-guida

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Se per caso hai sentito parlare del piccolo borgo di Tiggiano nel basso Salento, probabilmente è solo grazie a Helen Mirren. Alcuni anni fa, l’acclamata attrice britannica ha acquistato una masseria proprio a Tiggiano e da allora è diventata una sostenitrice dell’arte e della cultura della regione. In questo articolo, ti mostreremo che anche se era la Mirren che ha messo Tiggiano sulla mappa, la verità è che Tiggiano c’è sempre stata indipendemente dalla sua fama recente. Ecco una mini-guida su tutto quello che devi sapere su questo meraviglioso borgo compreso:

  • Una breve introduzione alla sua storia
  • La sua arte e architettura
  • L’enogastronomia e la cultura
  • Le attività all’aria aperta
  • Consigli da insider
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La storia di Tiggiano

È un dato di fatto che questa parte della Puglia meridionale fosse occupata già nel Neolitico, come testimoniano molte delle grotte marine scavate lungo le coste adriatiche e ioniche. Fu poi popolata dai Messapi, dai Greci e dai Romani. Curiosamente, nessuna di queste culture ha lasciato tracce fisiche a Tiggiano, se non alcune tradizioni e il dialetto.

È solo nel XIII secolo con l’arrivo dei Normanni e degli Angioini che Tiggiano compare ufficialmente negli atti storici. La maggior parte dei suoi edifici può essere attribuita ai secoli XVI, XVII e XVIII in un’interessante combinazione di architettura rinascimentale e barocca.

L’Arte e l’architettura

La Cattedrale di Tiggiano è dedicata al suo santo patrono, Ippazio di Gangra martire turco del IV secolo. L’edificio risale alla fine del 1500 ma è stato più volte rifatto nel corso dei secoli. L’altare ha un’iscrizione che risale al 1601 che spiega le virtù di Ippazio. Questo santo è unico per un paio di motivi: primo, Tiggiano è l’unico posto in tutta Italia a lui dedicato; e due, è il protettore della virilità maschile e delle ernie inguinali.

Nel centro storico sono presenti altre tre piccole chiese tra cui la Cappella della Madonna Assunta (XVIII secolo), l’Oratorio di San Michele Arcangelo (XVI secolo) e l’ottocentesca Cappella dell’Immacolata.

Il Palazzo Baronale, attualmente sede del Municipio di Tiggiano, si affaccia su Piazza Castello e risale alla metà del 1600. Apparteneva alle famiglie regnanti Serafani-Sauri ed è stato più volte ristrutturato nel corso dei secoli. Si possono visitare numerose sale signorili appartenute a nobili, splendidi cortili e persino i frutteti e il bosco del palazzo.

Lungo la costa si trova ciò che rimane della Torre Nasparo. Questa torre difensiva fu costruita durante il dominio spagnolo nel 1565.

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Palazzo Baronale copyright Melissa Clelia Calo’

La cucina e cultura

Il Salento è noto per i suoi piatti semplici e genuini, profondamente radicati nelle sue tradizioni agricole. Le orecchiette fatte in casa e i minchiareddi (maccheroni) sono ancora laboriosamente preparati dalle donne usando solo farina d’orzo e acqua. In genere, i primi piatti saranno semplicemente conditi con la pomarola fatta in casa dal raccolto estivo. Anche le cime di rapa, altre verdure selvatiche e i legumi, soprattutto le fave, sono ampiamente utilizzati. Da provare anche il pane cotto con le olive noto come la puccia e anche le friselle (pane secco che ottiene una seconda vita immergendolo nell’acqua). E non puoi assolutamente lasciare la zona senza aver mangiato la pasticceria d’autore, il pasticciotto.

Festa Sant’Ippazio copyright Daniele Met Photography

Qualcosa di unico a Tiggiano e legato anche alla sua festa di Sant’Ippazio il 19 gennaio è una carota viola conosciuta come la pestanaca o la pastanaca. Ricordi che le virtù del santo sono la virilità e la cura delle ernie inguinali? Bene, diciamo solo che in questo giorno di festa la pestanaca viene solitamente presentata con due frutti, giuggiole, e detto questo lasceremo il simbolismo alla tua immaginazione.

Attività all’aria aperta

Nessun articolo sul Salento sarebbe completo senza dedicare almeno un intero paragrafo al suo mare. Come già accennato, Tiggiano è a pochi minuti da alcune delle località balneari più ambite di tutta Italia. La sua spiaggia più vicina è Marina Serra, una fantastica piscina naturale e grotta. La punta estrema del tacco e dove si incontrano i mari Ionio e Adriatico è l’iconica Santa Maria di Leuca, a soli 20 minuti di auto.

Risalendo la costa adriatica verso Otranto, troverai Castro, la Grotta di Zinzulusa, Santa Cesarea Terme e tante altre destinazioni top del Salento. Andando nella direzione opposta, sul versante ionico, si può raggiungere la famosissima spiaggia di Pescoluse (chiamata le “Maldive del Salento” per le sue acque turchesi e le spiagge di sabbia bianca) in soli 30 minuti di auto.

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Oltre a godere dell’ampio parco e dell’area boschiva annessa al Palazzo Baronale, Tiggiano è molto vicina a una delle querce più antiche d’Europa, la Quercia Vallonea di Tricase nominata “Albero italiano dell’anno” nel 2019. Questa quercia di 700 anni è davvero uno spettacolo da vedere!

Consigli

Ormai sappiamo tutti che il Salento non è più un segreto ben custodito. Ha goduto del turismo di massa negli ultimi anni da parte di visitatori internazionali. Il periodo migliore per godersi tutto ciò che Tiggiano e il Salento hanno da offrire, dal punto di vista sia per evitare la folla che per il tempo, sono i mesi di giugno, settembre e inizio ottobre.

L’aeroporto più vicino a Tiggiano è Brindisi a circa un’ora di distanza. Purtroppo i collegamenti ferroviari sono molto limitati e la maggior parte delle persone preferisce viaggiare in auto. Il capoluogo di Lecce dista 45 minuti.

Come puoi vedere, Tiggiano è il luogo perfetto per godere di tutto ciò che il Salento ha da offrire: da un lato, l’autenticità del piccolo borgo ancora preservato; e dall’altro, un punto di partenza ideale per visitare l’intera zona!

Suggeriamo di soggiornare presso il Bed & Breakfast Casa di Giò situato in posizione strategica nel centro storico di Tiggiano!

Foto copyright: seconda dall’alto, Palazzo Baronale © Melissa Clelia Calo’; terza dall’alto, Festa Sant’Ippazio © Daniele Met Photography

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